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Rialto

Via Rialto

Strada

Schede

Da via Santo Stefano a via Orfeo. Prima documentazione dell'odonimo: 1583. Fino al 1874 con Rialto si intendeva il tratto di via tra via Santo Stefano ed il bivio con via Castellata. Il restante tratto era noto come Rialto Nuovo. I nomi ufficializzati con le lapidette della riforma napoleonica del 1801 furono però Rialto e Fiaccalcollo. Gli odonimi Rialto e Fiaccalcollo erano in uso già dal XVI secolo.

Per questa via scorre tuttora (nel sottosuolo) un ramo del canale di Savena, ma dal XVI secolo fino al XIX secolo ve ne era un lungo tratto scoperto che andava da via Orfeo a qualche metro prima della confluenza di via Castellata. Era il tratto di via caratterizzato dal ramo del canale di Savena scoperto ad essere chiamato FiaccalcolloRialto veniva riservato al tratto in cui il canale era coperto. Nel 1840 venne coperto anche il tratto di Fiaccalcollo, che venne, con l’occasione, ribattezzato Rialto Nuovo. Nell’ambito della riforma toponomastica del 1873-78, i due tratti di via furono riuniti sotto l’unico odonimo via Rialto (delibera 3 dicembre 1874). Rialto condivide con il famoso ponte di Venezia la sola derivazione dal latino rivus altus, ovvero rio alto, ed è sicuramente da mettere in relazione con il ramo del Canale di Savena. Fiaccalcollo è sinonimo di rompicollo e fa riferimento alla velocità dell’acqua del ramo del Canale di Savena, velocità legata alla pendenza della via. Nei secoli XVII e XVIII si usarono anche gli odonimi via dei Molini da Galla e via dei Tintori per il tratto noto come FiaccalcolloVia dei Molini da Galla non ha bisogno di spiegazioni complicate, le galle sono malformazioni a carattere escrescente che interessano foglie, rami, tronco e radici dei vegetali; le galle delle quercie venivano utilizzate nell'industria bolognese perchè da queste si ricavava il tannino, componente chimica fondamentale per i tintori. Quindi via dei Tintori e via dei Molini da Galla sono praticamente sinonimi. La casa al numero 13 di via Rialto, quella che fa da cuneo tra via Rialto e via Castellata, era nel XV secolo ad uso di tintoreria ed era nota come Casa del Tintore, ed era accanto alla casa dove Bolognino di Borghesano da Lucca impiantò nel XIV secolo il primo filatoio da seta.

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