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Remorsella

via Remorsella

Strada

Schede

Da via San Petronio Vecchio a via Santo Stefano.
Prima documentazione dell'odonimo: 1296 (Burgus Remorselle)


Questa via è antichissima e così il suo nome, documentato almeno dalla fine del XIII secolo (Burgus Remorselle).

Nel 1572 fu decretato che questa via dovesse essere chiamata Borgo di San Biagio, ma evidentemente il decreto ebbe poco o nessun effetto, perché continuò ad essere chiamata Remorsella, con le varianti Remursella e Rimorsella.
La riforma toponomastica napoleonica fissò il nome in Remorsella, confermato in via Remorsella dalla seconda grande riforma toponomastica del XIX secolo, quella del 1873-78.

Con ogni probabilità Remorsella era il nome di una donna: un Pietro della Remorsella abitava da queste parti nel XIII secolo.

Questa via però dovette diventare luogo di malaffare e di prostituzione, addirittura facendo diventare remorsella sinonimo di luogo squallido.

Il cambiamento di nome imposto alla via con il nuovo odonimo, decisamente più pudico, di Borgo di San Biagio può essere letto come tentativo di fare scomparire un nome vergognoso ed imbarazzante (poco lontano, all’angolo tra via Guerrazzi e via Santo Stefano vi era la chiesa parrocchiale di San Biagio, profanata e confiscata nel 1798).

Esisteva un'altra viuzza scomparsa di nome Remorsella, inclusa nel monastero (soppresso nel 1799) di Santa Maria degli Angeli in via Nosadella. Questo viuzza scomparsa era chiamata da alcuni Remorsella di Saragozza, mentre altri la chiamarono Baroncella di Saragozza, cosa singolare perché Baroncella è odonimo usato in antichità anche per via de' Fusari.

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