Maggiore, strada

Maggiore, strada

strada Maggiore

Scheda

Da piazza di Porta Ravegnana a piazza di Porta Maggiore.
Prima documentazione dell'odonimo: 1162.


Questa via ricalca il percorso della romana Via Aemilia fuori dell'abitato romano, il cui limite orientale era presso piazza di Porta Ravegnana.
Una volta inurbata nella città medievale prese il nome di Strata Maior e come tale è ricordata fin dal XII secolo.
Il nome rimase immutato fino al 1872, momento precursore della riforma toponomastica del 1873-78, quando venne assegnato il nome di via Giuseppe Mazzini, confermato dalla riforma in via Mazzini, per poi tornare Strada Maggiore nel 1932 (delib. podest. del 30 aprile).

Strada Maggiore è l'unica via di Bologna rimasta con la denominazione urbanistica generica "Strada".
Questa denominazione urbanistica generica fu formalizzata con la riforma napoleonica del 1801 per tutte le dodici vie principali che dal centro portavano alle porte della città.
In precedenza però venivano chiamate "strade" le sole vie principali che si irradiavano da piazza di Porta Ravegnana: Strada Castiglione (via Castiglione), Strada Stefano (via Santo Stefano), Strada Maggiore, Strada San VItale (via San Vitale) e Strada San Donato (via Zamboni).
Strada deriva naturalmente dal latino strata, participio passato di sternere ed ha il significato di lastricata, selciata.
Della derivazione latina è rimasto nella pronuncia in lingua bolognese un relitto nella "a" della prima sillaba: Strada Maggiore si pronuncia nel vernacolo locale Stràmazòur, mentre strada da sola si pronuncia strè. Così anche le altre vie: Stràsandunè, Stràsanvidel, Stràsteven e Stràcastiòn.
Non è chiara la ragione per cui solo queste vie erano stratae. Si potrebbe ipotizzare che nel periodo bizantino, con Ravenna egemone, le vie che partivano dalla porta della amica Ravenna (porta Ravegnana) fossero bene curate e lastricate, mentre non lo erano quelle che si dirigevano verso le regioni ostili, dove c'erano i nemici, gli hostes, e dove c'era quella porta Stiera che forse non era Soteria, da San Sotero, come ipotizzato da parecchi storici, ma Hostiera.

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Bologna dodici acquarelli
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Bologna - dodici acquarelli. Vedute di Bologna di vari artisti: Franzoni, Gentili, De Col, Pizzirani, Giacomelli, Ponzetti, Baruffi, Boncompagni. Provincia di Bologna(?), anni '20 del XX secolo. Collezione privata. © Museo Risorgimento Bologna.

Portici di Bologna (I)
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Giulio De Frenzi, I portici di Bologna. Estratto dal periodico 'La Lettura - rivista mensile del Corriere della Sera', Milano, 1905.

Bibliografia
Le vie di Bologna
Fanti Mario
2000 Bologna Istituto per la Storia di Bologna
Atlante storico delle città italiane, Emilia Romagna, 2 Bologna, estimi 1296/1297
Francesca Bocchi, a cura di
1995 Bologna Grafis
Cose notabili della città di Bologna ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati
Guidicini G.
1868 Bologna Tipografia Scimmie di G. Vitali
Origine di Bologna (www.originebologna.com)
Carlo Pelagalli
2015 Bologna Sito web
Prontuario per la denominazione delle piazze, vie e vicoli e per la numerazione delle case della citta di Bologna attivate il 1 luglio 1878
Vari
1878 Bologna Regia Tipografia
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