Borgo San Leonardo

Borgo San Leonardo

lapide

Scheda

ANNO D(OMINI) MDLXXIII TEMPORE D(OMINI) GREGORII P(ATRIS) P(ATRIAE)
BONON(IAE) GUBER(NATORE) LACTANTIO DE LACTANTIAE
CUM CONSENSU OMNIUM MAGISTRATU(U)M ET REGI-
MENTI CIVIT(ATIS) BONON(IENSIS) DECRETU(M) FUIT CHE
DETTA VIA (!) APPELLARI DEBEAT IL BORGO DI
S. LEONARDO SUB POENA DUCATORUM XXV
AUR(I) ROGAT(UM) PER S(ER) ANT(ONIUM) MORONUM DEINDE IPSO
TEMPORE DECRETUM FUIT PER ILL(UM) CARD(INALEM) PALLEO-
TUM EPISCOPUM BONON(IAE) AD REQUISITIONEM
ET HONOREM MONIALIUM DIVI LEONARDI
CHE NELLA DETTA CONTRADA (!) NOLI POSSI (!)
HABITARE CORTEGIANE NE PERSONA DI
MALA VITA (!) SUB POENA LOCATORIBUS
DELLA PERDITA DEL DOPPIO (!) DELLA PIGIONE
ROGAT(UM) PER S(ER) SILV(IUM) ZOCCHINUM

L'ANTICA LAPIDE POSTA A CAPO DELLA VIA SAN LEONARDO
COLLOCATA NEL 1573 E DISPERSA NEL CROLLO DELL'EDIFICIO
COLPITO DA OFFESA AEREA IL DODICI SETTEMBRE 1944
IL COMUNE DI BOLOGNA VOLLE RIPRISTINATA L'ANNO 1977

Via San Leonardo. Anno di posa 1977. Posta a cura del Comune di Bologna.

Traduzione

“Nell’anno del Signore 1573, al tempo di Papa Gregorio, Padre della Patria, essendo governatore di Bologna Lattanzio de Lattanzi, con il consenso di tutti i magistrati e del reggimento della città di Bologna, fu decretato che questa via debba essere chiamata il Borgo di San Leonardo sotto la pena di 25 ducati d’oro. Rogato da Ser Antonio Moroni. Quindi allo stesso tempo fu decretato dall’illustre Cardinale Paleotti, Vescovo di Bologna, per salvaguardare l’onore delle suore di San Leonardo, che nella detta contrada non possano abitare nè cortigiane nè persone di malavita, sotto pena, per i locatori, della perdita del doppio della pigione. Rogato da Ser Silvestro Zocchini”.
Note
L'iscrizione presenta una singolare commistione di latino e volgare, dovuta forse alla citazione letterale in quest'ultima lingua di parti del testo originale dei decreti qui menzionati.
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