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Bassi, Ugo

via Ugo Bassi

Strada

Schede

Dalla confluenza di via dell'Indipendenza e piazza del Nettuno alla confluenza di via Guglielmo Marconi e piazza Malpighi.
Delib. cons. 20 gennaio 1869.

Via Ugo Bassi è il risultato dell'unione di tre tratti distinti a cui corrisposero in passato odonimi distinti:
Il primo tratto da via dell'Indipendenza / piazza del Nettuno all'incrocio con via Oleari / via Venezian era noto come Volte dei Pollaroli;
il secondo tratto, da via Oleari / via Venezian all'incrocio con via Cesare Battisti / via Nazario Sauro era Via dei Vetturini;
il terzo tratto, dall'incrocio con via Cesare Battisti / via Nazario Sauro alla confluenza di via Marconi e piazza Malpighi era considerato parte di Strada San Felice (vedi Via San Felice).

Volte dei Pollaroli.
Questa via venne chiamata così fin dall'inizio del XVII secolo, ma ebbe anche altri nomi: Via Imperiale, Piazza Purcina, Piazza degli Ortolani, Via della Dogana Nuova, L'odonimo più antico è Via Imperiale, già usato alla fine del XV secolo quando questa via nel 1496 fu allargata sostituendo uno stretto stradello che costeggiava il fianco settentrionale del Palazzo Comunale..
Va tenuto presente che fino alla fine del XV secolo, il secondo tratto (Via dei Vetturini) non esisteva (vi erano case ed orti) e ne venne decisa l'apertura solo nel 1491, attuata poi tra il 1496 e il 1497.
La nuova via, che si ottenne mediante sventramenti, era molto più larga dello stradello che c'era in precedenza, e forse i nuovi importanti spazi motivarono l'odonimo Via Imperiale.
Tutti gli altri nomi sono facilmente spiegabili, legati per lo più ad attività mercantili (Volte dei Pollaroli, Piazza degli Ortolani, Piazza Purcina). Via della Dogana Nuova vede la sua ragione dall'edificio della Gabella (o Dogana), costruito nel XVI secolo sul lato porticato di questa via.

Via dei Vetturini.
Questo odonimo, per quanto questa via sia stata aperta solo alla fine del XV secolo, è soprendentemente più antico: gli statuti del 1288 documentano che si pubblicavano i bandi nel trivio contrate ubi locantur equi ad victuram, intendendo per questo trivio il punto in cui Via Nazario Sauro e Via Cesare Battisti incrociano via Ugo Bassi, noto in passato anche come la Volta dei Barberi, di cui si parlerà più avanti.
Questa via fu anche chiamata Via Nova di San Felice, Nova perché aperta di recente, e di San Felice perché permetteva il passaggio dalla Volta dei Pollaroli a via San Felice.
Successivamente, verso la fine del XVII secolo, cominciò ad essere chiamata Via Nuova dei Vetturini, per diventare dopo la metà del XVIII secolo, quando ormai l’aggettivo Nuova aveva poco senso, semplicemente via dei Vetturini.

Strada San Felice.
Il terzo tratto, come si è già detto, fu considerato parte di via San Felice fino alla unificazione dei tre tratti sotto il nome di via Ugo Bassi.

Si è accennato sopra alla Volta dei Barberi.
Per comprendere bene, dobbiamo immaginare la città prima del 1496, quando la Via dei Vetturini non esisteva ancora. Il traffico da Strada Maggiore a via San Felice seguiva via Rizzoli (già Mercato di Mezzo), il primo tratto di via dell'Indipendenza (Canton de' Fiori) per entrare in via Monte Grappa (Pietrafitta e Battisasso) infine per raccordarsi con via Ugo Bassi (nel tratto allora compreso sotto il nome di San Felice). Quest'ultimo raccordo era la Volta dei Barberi, così chiamato perché i palii,corsi per via San Felice con cavalli detti barberi dovevano percorrere questa curva (o volta) che probabilmente rappresentava uno dei punti più spettacolari.

Infine ricordiamo che su lato destro di via Ugo Bassi, pochi metri dopo l'angolo con via dell'Indipendenza (Canton de' Fiori) c'era il vicoletto di Santa Barbara, ora scomparso, che sfociava nella piazzetta omonima (scomparsa pure essa) per poi curvare a levante e sfociare in via dell'Indipendenza (Canton de' Fiori).
Questo vicolo è descritto nella scheda di Via dell'Indipendenza.

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