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Lapide di Francesco Marchello da Rossiglione (GE)

lapide 1554

Schede

TRASCRIZIONE

D(eo) O(ptimo) M(aximo) / HOSPES. QVISQVIS ES. SISTE / PRAECOR GRADVM. / IS SVM FRANCISCVS MARCHELLVS PATR(iae). / GENVEN(sis). EX RVSILIONO QVI ANNO QVO / SACRAR(um). LEG(um). LAVREAM EXPECTABAM A. / SODAL(i). OLIM MEO CVM FAMVLO ADORTVS. / ET MVLT(is). VVLNERIB(us). CONFOSS(us). EO VULNER/ATO AC POST PAVLO MORTVO HEV PRO TEMPORE HIC DORMIO. / (O)BIIT ANNO A VIRGIN(is) PARTV MDLIIII / SUAE VERO AETAT(is) ANNO X(X)I / DIE  XXIIII DECEMB(ris). 

TRADUZIONE

A Dio ottimo massimo. Ospite, chiunque tu sia, ferma, ti prego, il passo. Io sono quel Francesco Marchello di patria genovese, da Rossiglione, che nel tempo in cui aspettavo la laurea in diritto canonico, assalito da uno che una volta era mio compagno con un servo e trafitto da molte ferite, anche lui ferito e morto poco dopo, ahimé anzi tempo qui dormo. Morì nel 1554, all'età di 21 anni, il 24 dicembre.

È la memoria dello studente ventunenne di legge Francesco Marchello di Rossiglione (Genova), ucciso da un compagno di studi la vigilia di Natale 1554.

Descrizione tecnica

Marmo rosso di Verona: cm. 48x94x13,5.

Iscrizione incisa in scrittura capitale: specchio epigrafico cm. 43x87,8; altezza delle lettere cm. 2,2, cm. 2,5, cm. 2,8, cm. 3,8, cm. 4, cm. 5.

Note

Inv. 3347.

La lapide proviene dalla zona absidale esterna della chiesa di San Francesco, dove era situata in prossimità dell'arca di Tommasino Ramponi.