Schede
TRASCRIZIONE
INTR(a) HUI(us) URBIS M(o)ENIA HOS GE/MINOS ARCU(s) EX MERA LIBERALI/TATE ET DE P(ro)P(r)IA FACULTATE (con)STIT/UI FECIT ILLE CIVIS LAUDABILIS / ET P(er)FECTU(s). LEONARDU(s) IOH(ann)IS CA/SARIUS. IN PERPETUA POPULI / MEMORIA COMENDANDU(s). TA(m) Q(uam) / VIR BEATUS UTILITATI P(ro)PIE / SEMPER SACRAM REMPUBLI/CAM ANTEPONENS
TRADUZIONE
Nelle mura di questa città, questi due archi, per pura liberalità e coi propri mezzi, li fece costruire il lodevole e perfetto cittadino Leonardo di Giovanni Casario, da raccomandare alla perpetua memoria del popolo come un uomo benestante che ha sempre anteposto la sacra cosa pubblica al proprio interesse
La lapide contiene una lunga iscrizione che attesta il finanziamento privato della costruzione di una porzione di mura, corrispondente a due arcate, elementi architettonici che dall'interno sostenevano la struttura difensiva.
Manca la data, ma verosimilmente risale all'ultimo quarto del XIV secolo e in particolare al momento successivo alla rifondazione del Comune di Bologna nel 1376; in seguito a questo evento furono promossi numerosi lavori di interesse pubblico, tra cui la trasformazione in cinta muraria delle parti ancora esistenti del palancato.
Arenaria: cm. 47,5x48,5x6,5.
Iscrizione incisa in scrittura maiuscola gotica: altezza media delle lettere cm. 3.
Inv. 3338.
La lapide fu rinvenuta nella terza cerchia di mura, nel terzo arco da porta Castiglione andando verso Porta San Mamolo. Fu trasportata al Museo Civico dal 1911.