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Lapide commemorativa della posa della "Madonna di Reggio"

lapide 1605

Schede

TRASCRIZIONE

IMAGINEM. HANC. B(aetae). VIRGINIS REGIENS(is). / PIETATIS ERGO / PHOEBVS DENALIVS I(uris) V(triusque) D(octor) EQV(es) ET PATRIC(ius) REG(iensis) / FRANC(isci). I(uris). V(triusque). D(octoris). AC POET(ae). CAES(arei) VTR(iusque). LI(nguae). LAVR(eati) F(ilius) / AVDITORAT(us) SVI HVIVS ROTAE AN(no) V. / QVO PRAETVR(am). ET CAPITAN(eatum) GESSIT / CRIMINAL(ium) IAM AVDITOR CAVSS(arum). AC PRAETOR / APVD GENVENS(es) DESIGNATVS / AN(no) SAL(utis). MDCV / P(onendam) C(uravit)

TRADUZIONE

Questa immagine della Beata Vergine di Reggio, per devozione, Febo Denagllo, dottore di diritto economico e civile, cavaliere e patrizio di Reggio, figlio di Francesco dottore di diritto economico e civile e poeta imperlale, laureato nell'una e nell'altra lingua (latino e volgare) nel quinto anno come uditore di questa Ruota, in cui tenne la podesteria e il capitanato, già Uditore delle cause criminali e podestà designato a Genova, fece porre nell'anno 1605


Questa lapide, proveniente dal Palazzo del Podestà e accompagnava un'immagine della Madonna, esplicandone la presenza nel luogo con il desiderio di un forestiere - che aveva ricoperto magistrature a Bologna - di lasciarvi grata memoria di sè.

Descrizione tecnica

Arenaria: cm. 63x95,5x9,5.

Iscrizione incisa in scrittura capitale: altezza delle lettere cm. 2,8, cm. 2,5, cm. 3,2.

Note

Inv. 3359.

La lapide proviene dal Palazzo del Podestà.