Fanteria - 61° e 62° reggimento, brigata Sicilia

Fanteria - 61° e 62° reggimento, brigata Sicilia

Scheda

La Brigata riunisce i battaglioni del 61° e 62° Fanteria, di stanza a Parma.

Anno 1915
La Brigata allo scoppiare delle ostilità si trova nei pressi del Lago d'Idro, nel Bresciano, alle dipendenze della 6a divisione. Il 24 maggio gli uomini sconfinano nelle Prealpi Gardesane, occupando le alture di Cima Spessa, Monte Stigolo, Cima dei Visi nonché il Forte d'Ampola (presso Storo). Tra il 18 e il 19 ottobre il 62° occupa in Val d'Ampola l'abitato di Tiarno di Sotto (vicino al Lago di Ledro).
Nella prima metà di dicembre alcuni reparti del 62° riescono ad impossessarsi di Cima Vies e di Cima la Cingla, dopo che nell'ottobre era stata conquistata anche Cima Palone.

Anno 1916
Alla fine di aprile la Brigata viene trasferita in Vallagarina, ad est del Lago di Garda.
Il 18 maggio gli austriaci lanciano la Strafexpedition, la «spedizione punitiva»: per fronteggiare gli invasori il 62° viene schierato a Serravalle, poco lontano da Brentonico, mentre alcune compagnie appartenenti ad entrambi i reggimenti vengono inviate sul Passo Buole (che divide la Vallarsa dalla bassa Vallagarina), dove riescono a reggere alla pressione nemica nonostante le considerevoli perdite subite.
Alla fine di luglio la Brigata viene sostituita in linea e posta alle dipendenze della 35a divisione: la “Sicilia” è destinata al fronte macedone. Tradotta a Taranto, nella prima metà di agosto i reparti vengono fatti imbarcare per Salonicco; da qui gli uomini raggiungono la città di Sarigol, nell'Ellesponto, una zona descritta come «desertica e malarica» nel riassunto fatto dall'Ufficio Storico.
All'inizio di settembre la Brigata si unisce alle truppe francesi, russe e serbe per partecipare ad un'offensiva congiunta nella regione del Lago di Vegoritida (gr. Λίμνη Βεγορίτιδα, conosciuto in passato anche con il nome slavo di Lago di Ostrovo).
A fine novembre la “Sicilia” riceve il cambio; il 20 dicembre raggiunge il villaggio di Niki (gr. Νίκη, ma. Negočani o Negochani / Негочани), quindi a fine anno rientra in linea nei pressi del fiume Crna (indicato come Cerna sui riassunti dell'Ufficio storico; ma. Црна).

Anno 1917
Nel maggio la Brigata “Sicilia” prende parte all'offensiva preparata dall'Armata francese di Oriente, di cui fa parte la 35a divisione. Obiettivi della Brigata sono alcuni trinceramenti nei pressi della famigerata quota 1050.
Ad inizio agosto la truppa è sostituita dagli uomini della “Cagliari”: fino ai primi di settembre trascorre un periodo di riordino ed attende a lavori di sistemazione difensiva. Fra il settembre e il dicembre gli uomini si alternano in prima linea con quelli delle Brigate “Cagliari” ed “Ivrea”, dapprima nel settore di quota 1050, quindi attorno all'altura di Vlakan.

Anno 1918
Tra l'inizio dell'anno ed il mese di settembre la Brigata si alterna tra il fronte (quota 1050, Jaratok) e la zona di riposo (Gnilesh, a est di Monastir / Bitola / Битола).
Per la metà di settembre viene predisposta l'offensiva generale delle forze alleate: dopo alcuni giorni in cui gli uomini della “Sicilia” agiscono solo dimostrativamente, il 21 settembre cominciano la loro avanzata. Il 23 la Brigata è pronta a marciare su Prilep (ma. Прилеп, a nord-est di Bitola), ma quest'obiettivo viene assegnato alla divisione francese, lasciando alla truppa italiana il compito di dirigersi su Kruševo (ma. Крушево, cittadina ad una trentina di chilometri ad ovest di Prilep), attraversando il massiccio del Baba Planina (ma. Баба Планина; al confine tra le odierne Grecia e Repubblica di Macedonia), per tagliare così la ritirata al nemico che cerca raggiungere Skopje (indicata con il nome turco di Üsküb nel riassunto dell'Ufficio storico). Nonostante le difficoltà della marcia e la resistenza opposta dagli avversari, la “Sicilia” giunge il 25 a Norovo (ma. Норово), inviando da qui un'avanguardia verso il Monte Cesma. Il 27 tutta questa regione è occupata ed il giorno successivo l'avanzata riprende, venendo però ostacolata da un'ancora tenace opposizione nemica. Il 30 settembre, alle 5 del mattino, giunge l'ordine di sospendere le ostilità contro l'esercito bulgaro.
La “Sicilia” viene fatta trasferire a Prilep, dove sosta fino al 18 ottobre. Quando viene emanato l'ordine di costituire un distaccamento speciale per le operazioni contro l'Impero Ottomano, la Brigata è fra i contingenti scelti. Da Monastir gli uomini sono trasferiti a Salonicco, quindi a Guvesne (oggi Assiros, gr. Άσσηρος, una trentina di chilometri più a nord) all'inizio di novembre. La truppa è fatta infine stanziare al campo di Zaitemlik, in quanto nel frattempo era giunta la notizia della generale cessazione delle ostilità.

Andrea Spicciarelli

FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. III, Roma, Libreria dello Stato 1926, pp. 163-167

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Documenti
Brigata Sicilia - 61° e 62° Fanteria
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Ministero della guerra, Stato maggiore centrale, Ufficio storico,
Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918,
Roma, Libreria dello Stato, 1924-1929
8 volumi