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La Sorella (o Amor di Sorella) | film

1919 | 1920

Schede

La sceneggiatura del film "La Sorella (o Amor di Sorella)" fu scritta da Alfredo Testoni. Lo spunto ispiratore era stato la commedia in dialetto bolognese "Mestreini" (Maestrine) del 1892. Il film, dopo alcune difficoltà, fu prodotto dalla Tacita Film di Roma. La prima proiezione si tenne a Roma il 4 luglio 1921. La regia della pellicola era di Gian Orlando Vassallo; la fotografia di Archimede Andreani; tra gli interpreti vi erano Ione Mariano, Franco Piersanti, Nerio Bernardi, Raffaello Mariani ecc.. La trama, in breve, è la seguente: in una piccola comunità di provincia si sprecano pettegolezzi e maldicenze. Giulia è una maestrina molto invidiata, pertanto, si sparge la voce che sia una ragazza madre e che un suo piccolo alunno -allevato con amore da un vecchio contadino- sia in realtà suo figlio. La verità è che il bambino è figlio di una sua sorella (ahimè morta) e del locale segretario comunale. La povera Giulia si trova nel piccolo paese proprio per seguire la sua crescita da vicino. Il padre, tale Carlo, dovrebbe confessare la verità e prendersi cura del fanciullo, ma teme uno scandalo che non si può permettere: oltretutto, è da poco diventato l'amante della moglie del sindaco e non vuole altri problemi. Questa signora, assai diabolica, si offre di adottare il bambino, ma Giulia si oppone. Il parere contrario così appassionato appare come un'ammissione di colpa e per la società benpensante questo equivarrà alla perdita del suo posto di lavoro. La ragazza non farà nulla, però, per dire la verità, anche per non infangare la memoria della defunta sorella. A questo punto, Carlo vorrebbe confessare, ma il destino decide diversamente: il suo ravvedimento porta al riconoscimento del bambino e al matrimonio con Giulia. In questo modo tutte le convenzioni sociali saranno rispettate e perfino Clotilde, la madre di Giulia, finalmente, accetterà il nipote. Cliccando qui è possibile tutte le foto del film conservate presso le Collezioni della Fondazione CaRisBo.

Daniela Schiavina

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna