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Gino Zanardi

8 marzo 1869 - 1948

Scheda

Gino Zanardi, da Giacomo e Adele Sabbioni; nato l’8 marzo 1869 a Magnacavallo (MN). Medico chirurgo. Iscritto al PSI. Nel 1904, quando era medico condotto a Molinella, fu schedato per la sua attività politica. Continuò a essere controllato prima e dopo l’avvento del fascismo, anche quando si trasferì a Medicina e a Pianoro. Nel maggio 1921 una squadra di fascisti di Magnacavallo lo aggredì a Medicina. Ha scritto Giovanni Parini: «Vistosi avvicinato da elementi dall'aria minacciosa e in possesso di manganelli, si pose rapidamente colle spalle al muro della chiesa del Suffragio e, nell'istante che gli energumeni stavano per assalirlo, estrasse la pistola e gridò forte più volte: "Avanti, fatevi sotto!". Ciò fu sufficiente perche i manganellatori si dileguassero». Il 16 maggio fece stampare un volantino, diffuso a Medicina e Magnacavallo, che diceva: «Al Fascio di combattimento di Magnacavallo. Volevate crearmi un monumento facendomi inaugurare il nuovo cimitero. Ve ne sono grato ma dovevate incaricare bersaglieri piu abili. Pertanto arrivederci. W il Socialismo!». Era firmato «Dott. Gino Zanardi, cittadino italiano, socialista indipendente». Nel 1929 venne radiato dall'elenco degli schedati, ma incluso in quello dei sovversivi. Il 26 luglio 1943 fu arrestato a Medicina per avere detto in pubblico «E ora di finirla con il fascismo. Mandiamo tutto il grano in Germania. Come volete che facciamo a resistere!». Fu denunciato per disfattismo al Tribunale militare, ma non è noto se sia stato processato. Il 23 aprile 1945, designato dal PSI, fu nominato assessore dal CLN e dall'AMG nella prima amministrazione comunale di Medicina. [O]

Cugino di Francesco Zanardi, muore nel 1948. La città di Medicina gli ha intitolato una strada ed una delle scuole elementari. Per scaricare il volume "Gino Zanardi nella vita di Medicina" cliccare qui