Ustascia

Ustascia

1929 - 1945

Scheda

All'indomani della Grande Guerra nella penisola balcanica venne fondato un Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni (SHS) governato dal Re di Serbia, ma la convivenza fra popoli di lingua, religione e tradizioni diversi si rivelò da subito estremamente problematica.
Per sedare i dissidi, nel 1929 il re Alessandro con un colpo di Stato avocò a sé tutti i poteri, cambiò il nome del Paese in Regno di Jugoslavia, e impose l'accentramento amministrativo e culturale.
Ante Pavelic, che già aveva animato un movimento croato di ribellione contro il predominio serbo, fondò allora il Movimento di liberazione croata e i suoi membri furono chiamati ustascia, termine già utilizzato nella penisola balcanica per indicare coloro che lottavano contro i Turchi.
Scopo degli ustascia era l'indipendenza della Croazia, da conseguire anche tramite la pratica del terrorismo, culminata con l'attentato al re (1934).
Nel 1941, quando la Jugoslavia fu invasa da Germania, Italia, Ungheria e Bulgaria, la Croazia si rese indipendente, gli ustascia sulla falsariga nazista costituirono il partito unico dello Stato indipendente di Croazia e Pavelic si proclamò 'Poglavnik', dittatore del nuovo Stato (comprendente la Bosnia-Erzegovina), conducendo violente persecuzioni contro la minoranza serba, gli avversari politici e le minoranze religiose ortodossa, ebrea e musulmana e collaborando poi con tedeschi e italiani per reprimere il movimento di liberazione jugoslavo.
Dopo la sconfitta subita nel 1945 Pavelic e i principali capi ustascia si rifugiarono all’estero, mentre i gregari subivano la vendetta dei partigiani di Tito e dei Serbi.

Leggi tutto
Documenti