Salta al contenuto principale Skip to footer content

Giovanni Trippa detto/a Zanen, Occhio di bue

01 ottobre 1907 - [?]

Scheda

Giovanni Trippa, «Zanen, Occhio di bue», da Cesare e Bianca Billi; nato l’1 ottobre 1907 a Medicina; ivi residente nel 1943. 3a elementare. Muratore. Nel 1920 e nel 1921 aderì alle organizzazioni giovanili socialista e poi comunista.
Nel marzo del 1931 aderì al gruppo clandestino locale del PCI e concorse all'organizzazione dello sciopero delle mondine di Medicina, attuato nei giorni dal 15 al 17 giugno, che portò a conseguire aumenti tariffari per le lavoratrici.
Ricercato dalla polizia per l'attività antifascista svolta fin dal settembre 1932, dopo essere sfuggito all'arresto con una fuga sopra i tetti di diverse case, rimase nascosto in loco. Nel giugno del 1933 riuscì ad espatriare e, attraverso la Jugoslavia e l'Austria, a raggiungere la Svizzera. A Zurigo svolse attività fra i gruppi di lingua italiana. Nel 1935 si trasferì a Basilea: perla sua attività, dopo circa 2 mesi venne arrestato ed espulso. Passato in Francia, a Parigi, facendo lo sguattero e il fattorino in una sartoria, divenne responsabile del Fronte popolare dell'11° Quartiere. Passò in Spagna nel novembre 1936 per combattere a difesa della Repubblica contro i rivoltosi capeggiati dal gen Francisco Franco.
Fu incorporato nella 3a compagnia della 12" brigata Garibaldi. Partecipò ai combattimenti di Casa de Campo, di Arganda, (ove, da caporale, fu promosso sergente), di Morata de Tajuna, di Guadalajara, di Huesca, di Brunete, di Fuente d'Ebro. Fu poi inviato a Barcellona ad un corso riservato agli ufficiali. Dopo raggiunse la brigata in Estremadura, nel settembre 1938, e, come aiutante di battaglione, combattè a Caspe. Successivamente venne inviato presso la 14a brigata Francese (nel battaglione Commune de Paris) e con questi volontari prese parte all'offensiva delle forze repubblicane spagnole che il 25 luglio 19 38 conseguirono l'attraversamento dell’Ebro. Qui restò ferito all'anca destra.
Nel gennaio 1939 ritornò al fronte di Barcellona con un reparto speciale avente il preciso scopo di ritardare l'avanzata dei franchisti, sino al ritiro delle brigate internazionali. Lasciò la Spagna l’8 febbraio 1939.
Venne rinchiuso nei campi di con centramento di Argelès-sur-Mer, di Saint-Cyprien, di Gurs, ove esplicò attività politica. Nel marzo 1941 riuscì a fuggire e raggiunse Parigi. Riprese il lavoro di muratore. Fece parte dei Gruppi armati di patrioti francesi; fu tra gli organizzatori di uno sciopero contro i tedeschi a Chartres e membro di una commissione di ex internati per la raccolta e l'invio di soccorsi agli ex combattenti antifascisti in Spagna rinchiusi nei campi di concentramento in Francia. Dopo la caduta del fascismo, l’8 agosto 1943, mentre rientrava in Italia, fu arrestato alla frontiera e tradotto a Bologna. Solo dopo 4 giorni di prigione venne rilasciato e raggiunse Medicina il 15 agosto 1943.

Dopo l'armistizio concorse all'organizzazione della lotta contro i nazifascisti. Il 20 dicembre 1943 con un gruppo di p artigiani raggiunse il Veneto per iniziare la lotta armata. Ritornò a Medicina dopo 20 giorni perché ammalato. Successivamente organizzò partigiani locali, manifestazioni popolari e, poi, gli scioperi delle mondine del maggio-giugno 1944.
Fu rinchiuso in carcere a Medicina e, poi, ad Imola (dove venne bastonato) dal 15 maggio al 3 giugno 1944. Il 10 settembre 1944, assieme ai comandanti della 4a brigata Venturoli Garibaldi, diresse la giornata pre-insurrezionale di Medicina.
Nello stesso mese di settembre venne fermato nel corso di un rastrellamento e carcerato per 3 giorni. Nel gennaio 1945 divenne capo di SM della 1a brigata Irma Bandiera Garibaldi, operante a Bologna.
Riconosciuto partigiano con il grado di tenente dall' 1 ottobre 1943 alla Liberazione. Venne designato dal PCI a far parte della Deputazione provinciale di Bologna, nominata dal CLN e dall'AMG. [AR]