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Alfio Sacchetti

9 giugno 1920 - [?]

Scheda

Alfio Sacchetti, da Cesare e Teresa Cotti; nato il 9 giugno 1920 a San Giovanni in Persiceto; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Mezzadro.
Prestò servizio militare in artiglieria a Padova dal 5 gennaio 1941 all’8 settembre 1943 con il grado di caporal maggiore.
Rientrato a San Giovanni in Persiceto, con postumi di pleurite, nella primavera 1944, entrò a far parte del gruppo SAP comandato da Adolfo Boldini operante nella zona di Zenerigolo e impegnato soprattutto nel taglio dei fili.
Militò nel battaglione Marzocchi della 63ª brigata Bolero Garibaldi. Nella notte del 3 marzo 1945, mentre si recava a Sant'Agata Bolognese per prelevare armi, si scontrò con un gruppo di soldati. Arrestato, venne condotto a Bologna e rinchiuso nella facoltà d’Ingegneria dove subì pesanti interrogatori notturni.
Incluso in un gruppo di lavoratori, fu inviato a Reggio Emilia, a Cremona per i lavori della Todt sulla linea gotica. Trasferito successivamente nella zona di Ferrara, a Berra (FE) riuscì a fuggire trovando ospitalità presso un bovaro.
Il giorno della Liberazione, non essendo nota nella zona di Berra la sua attività di partigiano, gli alleati lo rinchiusero in una stanza con i repubblichini e lo rilasciarono dopo gli accertamenti.
Riconosciuto partigiano dal 5 giugno 1944 al 14 aprile 1945.