Salta al contenuto principale Skip to footer content

Ferdinando Rozzi

27 luglio 1910 - [?]

Scheda

Ferdinando Rozzi, da Donato e Irma Malavasi; nato il 27 luglio 1910 a Teramo. Nel 1943 residente a Bologna. Laureato in giurisprudenza. Avvocato. Iscritto al PdA.
Prestò servizio militare negli alpini, con il grado di ufficiale, sino all'8 settembre 1943.
L'armistizio lo colse mentre era in Carnia con il suo reparto. Sfuggito alla cattura dei tedeschi, rientrò a Bologna e subito entrò nell'organizzazione militare del PdA, sotto la guida di Mario Jacchia, suo collega di studio.
Fu attivo nell'8a brigata Masia GL e fece parte del comitato direttivo clandestino del PdA.
Nell'autunno-inverno 1943 si adoperò per mettere in salvo numerose famiglie ebree e, nell'estate 1944, si incontrò con Mario Musolesi, per predisporre un piano di salvataggio e far attraversare la linea del fronte al prof. Giovanni Giuseppe Palmieri e alla sua famiglia, dopo l'operazione di sottrazione ai tedeschi della dotazione di radium dell'ospedale Sant'Orsola. Il piano non fu attuato perché troppo pericoloso per le donne anziane di casa Palmieri.
Nel settembre 1944 fu uno dei pochi dirigenti del PdA che non cadde nelle mani fasciste.
Riconosciuto patriota dal 28 settembre 1944 alla Liberazione.
Durante la sua partecipazione al conflitto mondiale gli è stata conferita la Croce di guerra al valor militare con questa motivazione: «In uno scontro con una numerosa formazione avversaria, guidava la compagnia con tenace aggressività, dando costante esempio di non curanza del pericolo. Ferito da bombe a mano mentre guidava personalmente all'attacco il plotone di rincalzo, rifiutava ogni cura e continuava a dirigere l'azione fino a quando il reparto veniva sostituito». M. Keuni, 10 maggio 1943. Testimonianza in RB3. [O]