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La Lotta di Liberazione 1943 | 45

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Monumento Ossario ai caduti partigiani

Foto Archivio Piero Bottoni, Dpa Politecnico di Milano Il Monumento-Ossario ai partigiani caduti, inaugurato il 31 ottobre 1959, fu voluto dal Giuseppe Dozza, il sindaco della liberazione di Bologna, che diede l'incarico a Piero Bottoni (Milano 1903-1973), esponente di spicco del Razionalismo in Italia, vicino alle posizioni di Le Corbusier.
La grande originalità architettonica e simbolica di quest'opera è enfatizzata dalle sculture in lamina di bronzo realizzate da Genni Wiegmann Mucci e Stella Korczynska.
Interpellato su come intendesse realizzare l'opera, rispose "andando sotto terra con i morti".
Il significato simbolico che Bottoni ha voluto esplicitamente dare al monumento è proprio questo: quei partigiani morti per noi dovevano risvegliarsi con il ritorno alla democrazia. E infatti l'opera in cemento e metallo è stata modellata come un tronco di cono con una base sotterranea alla quale si accede con due scale. Lungo un muro circolare sono sistemati i cinquecento loculi contenenti i nomi dei partigiani. Al centro una vasca contenete acqua e cinque figure che si proiettano dal basso verso l'alto. Lungo il cono altre statue ed infine le ultime figure all'esterno dell'imbuto che simboleggiano l'ascensione al cielo. Sul perimetro esterno, in alto, la frase che si ripete quattro volte e che può essere letta da qualsiasi punto "liberi salgono nel cielo della gloria".

Foto Archivio Piero Bottoni, Dpa Politecnico di Milano  

Albertazzi Bruno detto/a Pippo

Bologna, 10 aprile 1945

Albertini Francesco

Passo delle Forbici (Villa Minozzo-RE), 2 agosto 1944

Albrenti Carlo detto/a Barone

Casalfiumanese, località Casoni di Romagna (BO), 15 settembre 1944

Andrini (Andreini) Carlo

Bologna, 17 marzo 1947

Arbizzani Tristano

24 marzo 1945

Ariati Gilberto

Cefalonia (Grecia), 22 settembre 1943

Arstani Aldo

Bologna, 12 luglio 19444

Atti Floriano detto/a Gianni

Bologna, 30 agosto 1944

Atti Walther detto/a Costantino

Modena, 31 luglio 1944

Azzaroni Gino (Biagio)

Bologna, 19 aprile 1945

Baccolini Otello

Bologna, 1 settembre 1944

Baldi Libero

Monterenzio, località Ca' di Lavacchio (BO), 20 settembre 1944

Baldo Sauro detto/a Tuli

1 aprile 1947

Balducci Angiolina

Bisano, (BO), 8 ottobre 1944

Baleotti Ildebrando detto/a II biondino

località Valle dell'Olivetta di Rasiglio, Sasso Marconi (BO) , 8 ottobre 1944

Balestrazzi Rino detto/a Lino

Casalfiumanese (BO), località San Martino in Pedriolo, 1 luglio 1944

Ballanti Oliviero detto/a Tom

Sestola (MO), 11 agosto 1944

Bandiera Irma detto/a Mimma

Bologna, 14 agosto 1944

Barilli Dante detto/a Febo

Casola Valsenio, località Monte Battaglia (RA), 28 settembre 1944

Baroncini Adelchi

Mauthausen – Gusen (Austria), 3 gennaio 1945

Bartolini Renato

Corticella, Bologna, 29 ottobre 1944

Bassanelli Sario

Bologna, 23 settembre 1944

Bassi Dante

Bologna, 25 febbraio 1947

Bassi Giancarlo

Imola, (BO) , 18 ottobre 1944