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Minganti | macchine utensili

1919 | 1983

Schede

Giuseppe Minganti (1889-1947), uno dei pionieri dell’industria italiana delle macchine utensili, si era formato nell’officina paterna, lavorando anche all’estero. Nel 1919 aveva iniziato a produrre in proprio torchi copialettere, stampi contenitori per cachet ed un piccolo trapano verticale. Nell’arco di pochi anni l’attività si era accresciuta, trasferendosi dall’iniziale bottega in Via Fontanina ad un nuovo stabilimento in Via Ferrarese.

Gli era stata accanto la moglie Gilberta Gabrielli (1897-1970), che si occupava della parte organizzativa e contabile. All’Esposizione di Parigi del 1928 la Minganti aveva presentato il primo tornio a comando idraulico ed a variazione continua di velocità, il cui brevetto le aveva dato notorietà a livello internazionale. Poi erano venute altre macchine utensili, trapani, fresatrici e torni a revolver, oltre ad una serie di macchine speciali per impacchettare sigarette e per produrre cuscinetti, reti metalliche, stantuffi. I bombardamenti del 1943 avevano colpito duramente lo stabilimento. Alla morte del marito, durante la difficile opera di ricostruzione e nei decenni successivi, la moglie Gilberta aveva guidato l’Azienda con intelligenza e fermezza, doti che le erano state riconosciute con la nomina nel 1964, prima donna in Italia, a Cavaliere al Merito del Lavoro. Nel 1957 era stato progettato dall’Architetto Santini un grande stabilimento, in Via Ferrarese come il precedente, inaugurato all’inizio degli anni Sessanta, il decennio di massima espansione dell’Azienda. Alla morte di Gilberta Gabrielli nella gestione erano subentrati i nipoti, tra difficoltà crescenti, fino al fallimento sopraggiunto nel 1983.

Antonio Campigotto

Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016