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Giacomo Masi detto/a Giacomino

6 novembre 1916 - [?]

Scheda

Giacomo Masi, «Giacomino», da Ernesto e Amalia Grandi; nato il 6 novembre 1916 a Castenaso. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Tornitore meccanico.
Discendente da famiglia colonica antifascista, aderì al PCI nel 1933 su ripetuto invito di Enrico Bonazzi.
Arrestato per l'attività di propaganda e di diffusione della stampa clandestina nelle associazioni fasciste, con sentenza del 5 aprile 1935 venne rinviato al Tribunale speciale che il 24 gennaio 1936 lo condannò a 8 anni di carcere per costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda. Scontò 3 anni e 3 mesi di carcere e venne poi sottoposto a 3 anni di sorveglianza.
Dal 1939 al 1945 fu componente della segreteria della federazione bolognese del PCI.

Dopo L’8 settembre 1943, fu tra i promotori del movimento partigiano.
Organizzò le prime manifestazioni operaie e di massa a Castel Maggiore nel gennaio-febbraio 1944. Divenne poi comandante provinciale delle SAP e successivamente commissario politico della div Bologna. Assunse i nomi di battaglia di Arturo Montanari prima, e di Carlo Marchioni. Fu membro del CUMER.
Il fratello Giovanni cadde nella Resistenza.
Interrogò per primo e ne fece confessare la sua vera identità, il gerarca Bruno Monti quando lo arrestarono a Brescia. 
Riconosciuto partigiano con il grado di tenente colonnello dal 9 settembre 1943 alla Liberazione. Testimonianza in RB3.
Ha scritto: Racconto di una vita, 1994. [AR]