Masetti Corrado

Masetti Corrado detto/a Bolero

12 febbraio 1915 - 30 ottobre 1944

Note sintetiche

Causa della morte: In combattimento
Occupazione: Calzolaio

Riconoscimenti

  • Partigiana/o (15 settembre 1943 - 30 ottobre 1944)

Onorificenze

  • Medaglia d'Oro al Valor Militare

    Modesto operaio, dopo aver partecipato con grande valore da semplice gregario a numerose azioni di guerra, veniva nominato comandante di battaglione conducendo il reparto nelle gloriose giornate di Montefiorino, Passo della Gotta, e Passo delle Forbici, di vittoria in vittoria ed infliggendo gravissime perdite all'avversario. Durante un attacco da parte di paracadutisti tedeschi, dopo aver opposto strenua resistenza al nemico incalzante, al comando dei pochi superstiti tentava di rompere il cerchio che si stringeva intorno a lui e nel disperato tentativo cadeva colpito a morte gridando «Viva l'Italia!». Fulgido esempio di valore e di eroismo.
    Bologna 9 ottobre 1943 - Casteldebole, 30 ottobre 1944 

Scheda

Corrado Masetti, «Bolero», da Primo e Ersilia Stefani; nato il 12 febbraio 1915 a Zola Pedrosa; ivi residente nel 1943. Calzolaio.
Nel 1936 fu chiamato alle armi e, più tardi, inviato dal regime fascista con il suo reparto, il battaglione «Lavedo», a combattere in Spagna al fianco delle truppe rivoltatesi contro il legittimo governo della Repubblica. Dopo l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, al fianco della Germania, fu impegnato nell'occupazione della Jugoslavia e della Slovenia. Restò ferito.
Caduto Mussolini, all'indomani dell'armistizio, fu tra i primi animatori dell'opposizione antifascista e della organizzazione partigiana nella zona Bazzanese.
Combattè nelle fila della 7a brigata Modena della divisione Armando. Divenne comandante della 63a brigata Garibaldi (che, dopo la sua morte, prese il suo nome di battaglia «Bolero»).
Operò a Zola Predosa, Montefiorino (MO) e Monte San Pietro. Durante il trasferimento del comando della brigata verso Bologna, cadde dopo un combattimento contro soverchianti forze tedesche, a Casteldebole (Bologna) il 30 ottobre 1944. Gli è stata conferita la medaglia d'oro al valore militare.
Riconosciuto partigiano dal 15 settembre 1943 al 30 ottobre 1944.
Il suo nome è stato dato ad una strada di Bologna e ad una di Zola Predosa.[AR]

Note

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.

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Romano Poli - Ricordo di Bolero e Freddo
Romano Poli - Ricordo di Bolero e Freddo

Testimonianza di Romano Poli: "Ricordo di Bolero & Freddo".

Bibliografia
Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919- 1945)
Albertazzi A., Arbizzani L., Onofri N.S.
1985 Bologna ISB