16 luglio 1920 - 18 ottobre 1944
Note sintetiche
Riconoscimenti
- Partigiana/o ( 1 maggio 1944 - 18 ottobre 1944)
Onorificenze
- Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Sottotenente dell'Aeronautica Militare, animoso partigiano, partecipava attivamente alla Resistenza, assumendo, nelle locali formazioni, compiti di sagace organizzatore e comandante. Distinguendosi per iniziativa, coraggio ed eccezionale perizia, prendeva parte a numerose e rischiose azioni di guerriglia, conseguendo notevoli risultati operativi. Cadeva nel combattimento della notte tra il 17 e il 18 ottobre 1944, immolando ai suoi ideali la giovane e promettente esistenza.
San Giovanni in Persiceto, 18 luglio - 18 ottobre 1944
Scheda
Antonio Marzocchi, «Toni, Mas», da Pietro e Angelina Serra; nato il 16 luglio 1920 a San Giovanni in Persiceto; ivi residente nel 1943. Diploma di abilitazione magistrale. Insegnante.
Prestò servizio militare in aeronautica, con il grado di sottotenente, ad Aviano (UD) e Viterbo, dal 2 febbraio 1940 all'8 settembre 1943.
Dopo avere militato in una formazione partigiana sul monte Falterona a Forlì, nella primavera 1944 entrò a far parte del battaglione Sergio della 63a brigata Bolero Garibaldi operante tra San Giovanni in Persiceto, Anzola Emilia e Calderara di Reno. Prese parte a numerose rischiose azioni, compresa la liberazione del partigiano Rinaldo Veronesi ferito e tenuto prigioniero dai nazifascisti. Ai primi di settembre assunse il comando del battaglione, dopo la morte del comandante Nerio Nannetti «Sergio». Verso la metà di ottobre 1944 ricevette dal CUMER l'ordine di raggiungere Bologna con il suo battaglione e di acquartierarsi tra le rovine dell'ex Ospedale Maggiore, in via Riva Reno, in previsione di quella che si riteneva l'imminente liberazione di Bologna.
La sera del 17 ottobre, alla testa di un centinaio di uomini, con armi e munizioni, iniziò la marcia di avvicinamento, lungo i binari della linea ferroviaria Bologna-Verona. In località Bargellino di Tavernelle (Calderara di Reno) la colonna cadde in un'imboscata tedesca. Essendo in testa, fu colpito per primo. Il giorno dopo il suo cadavere fu impiccato a un albero del viale di circonvallazione a San Giovanni in Persiceto e sfregiato dai nazifascisti. Il suo nome è stato dato a un battaglione della 63a brigata Bolero Garibaldi. Gli è stata conferita la medaglia di bronzo al valore militare. Riconosciuto partigiano dall'1 maggio 1944 al 18 ottobre 1944. [O] E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.
Ha fatto parte di

CUMER, comando militare della Resistenza in Emilia-Romagna Organizzazione politico-militare

63a Brigata Garibaldi Bolero Brigata partigiana
Comandante di battaglione
Opere
Eventi

La 63a Brigata Garibaldi
30 Luglio 1944

La 63a Brigata Bolero all'attacco dei tedeschi
19 - 20 Aprile 1945
Luoghi

Bologna nella Resistenza
1943 | 1945

Calderara di Reno, (BO)
1943 | 1945


San Giovanni in Persiceto, (BO)
1943 | 1945
Persone

Maccaferri Adelfo
San Ruffillo, Bologna, 29 marzo 1945

Nannetti Nerio
Anzola Dell'Emilia, (BO), 3 ottobre 1944


