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Giovanni Elkan

27 marzo 1910 - 21 Ottobre 1997

Scheda

Giovanni Elkan, da Giuliano - docente di letteratura italiana nell'università di Zurigo - e Caterina Elkan; nato il 27 marzo 1910 a Locarno (Svizzera). Nel 1911 la famiglia si trasferì a Bologna. Come aspirante e giovane di Azione cattolica, negli anni venti, frequentò il circolo Leone XIII, la più importante associazione cattolica giovanile di Bologna.
Rimase in quest'ambito fino allo scioglimento violento delle organizzazioni giovanili cattoliche nel 1931. Dopo avere frequentato il ginnasio e il liceo Galvani, iscrittosi nella facoltà di lettere e filosofia dell'università di Bologna, si laureò a pieni voti con lode in letteratura greca, discutendo una tesi su Il mito di Aiace da Omero a Sofocle, nel 1932. Nello stesso periodo svolse per i colori della SEP Virtus un'intensa attività sportiva.

Vinto, nel 1934, il concorso a cattedra di latino e greco nei licei classici, insegnò per un anno nel liceo Prati di Trento. L'anno successivo venne trasferito per merito distinto al liceo-ginnasio Galvani. In questa sede non mancò di esprimere chiaramente - come ricordano molti studenti di quel periodo - il suo atteggiamento critico nei confronti del regime fascista. Del resto, molti docenti dell'istituto ebbero in quegli anni un analogo comportamento. Tuttavia, a lui questa posizione notoria costò la sospensione dall'insegnamento. Nel gennaio 1939 il preside gli lesse, durante la lezione di greco nella classe III A, il telegramma del ministro dell'educazione nazionale di immediata sospensione dall'insegnamento, dallo stipendio, dalla possibilità di impartire anche lezioni private a studenti di razza ariana, per presunti ascendenti di razza ebraica. Ebbe, inoltre, la sospensione dal grado di tenente di cavalleria e da ogni altro titolo accademico. Fu costretto a subire in quei mesi pubbliche vessazioni.

Lottò contro questo provvedimento, ottenendo alla fine del 1939 dalla commissione nazionale il riconoscimento dei suoi diritti, insieme con il recupero dello stipendio, dei gradi e con la riammissione in servizio. Non gli fu difficile, d'altronde, dimostrare di essere cattolico e battezzato: si pensi che una sua sorella era suora nella congregazione delle Minime dell'Addolorata e che anche la madre, rimasta vedova, era suora di don Olinto Marella. Richiamato in servizio militare allo scoppio del conflitto mondiale l’1 giugno 1940, operò come capitano di cavalleria nei reparti libici sul fronte francese fino al 1942, quando ottenne il congedo in occasione della nascita del quarto figlio.

Ripreso l'insegnamento, dall'estate 1944 fece parte del gruppo di resistenza costituito presso l'università di Bologna, insieme a Felice Battaglia e Giuseppe Gabelli. Ebbe collegamenti operativi con Leonillo Cavazzuti e Pino Nucci. Tra i primi aderenti alla DC bolognese, venne indicato come assessore alla pubblica istruzione nella giunta comunale di Bologna nominata dal CLNER. Fece, inoltre, parte, nominato dal AMG, della commissione di epurazione per i delitti fascisti, presieduta dal giudice Sbrocca. [A]