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La Linea Gotica sull'Appennino

Episodi bellici Linea Gotica 28 Agosto 1944

Schede

La difesa tedesca dopo il ritiro dall'Italia centrale si attesta sull'Appennino con un sistema fortificato organizzato in profondità. Il nome Linea Gotica è assegnato dagli anglo-americani, con allusione alle storiche invasioni barbariche. I tedeschi la chiamano Linea Verde.
Si tratta in realtà di più linee di difesa: alla Linea Verde 1, corrispondente ai passi appenninici tra Massa e Pesaro, si succede la Linea Verde 2, organizzata 20 chilometri più a nord.
La prima linea è stata realizzata, tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1944, dall'Organizzazione paramilitare Todt, che ha reclutato, spesso con la forza, migliaia di lavoratori italiani, inquadrati nei Battaglioni del Lavoro. La linea è disseminata di postazioni anticarro in cemento armato, protette da fossati e da estesi campi minati. Al 28 agosto del 1944 risultano realizzati 2375 nidi di mitragliatrici, 479 postazioni di cannoni, 16.606 postazioni di tiratori scelti, 5 Panther Bodenturm (bunker in cemento armato sormontati da torrette di carri armati Panther con cannoni da 70/75 mm), 18 fortini, 8,944 chilometri di fossati anticarro. Sono state posate 75.515 mine anticarro Teller, 23.172 mine antiuomo Schrapnel e oltre 117 chilometri di reticolati. La linea è difesa dal 10. gruppo di armate comandate dal gen. Heinrich von Vieitinghoff e dal 14. gruppo di armate del gen. Joachin Lemelsen: si tratta di 13 divisioni di 12.700 uomini ciascuna, 7 delle quali tenute a riserva. A 180.000 combattenti fanno riscontro circa 169.000 addetti ai servizi.

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