La Liberazione di Imola

Scheda

Dopo una cauta avanzata tra l’11 e il 14 aprile, le avanguardie della VIII e della V Armata sono alle porte di Imola. A seguito dello sfondamento delle linee difensive sui fiumi Senio e Santerno, l’esercito tedesco è ovunque in rapida ritirata. I Gruppi di Combattimento italiani affiancano i soldati polacchi del 2. Corpo d’Armata, mentre gli americani della V Armata scendono dalla valle del Santerno.
Nelle prime ore del pomeriggio del 14 aprile gli ultimi tedeschi lasciano la città. Poco dopo i soldati polacchi della III Brigata della V Divisione "Karpacka" entrano da Porta dei Servi.
Il primo reparto raggiunge piazza Maggiore alle 17 e 15, accompagnato da alcuni gappisti. Ad accogliere gli Alleati liberatori vi sono partigiani delle SAP e rappresentanti del CLN, riconoscibili per una fascia bianca al braccio sinistro. Il 12 aprile le Brigate Nere e le SS in fuga hanno prelevato numerosi prigionieri dalle carceri della Rocca e ne hanno uccisi 16 dopo averli torturati. I loro corpi saranno ritrovati alcuni giorni dopo la liberazione in un pozzo dello Stabilimento ortofrutticolo Becca in via Vittorio Veneto.
Il 15 aprile, assieme ai comandi Alleati, entreranno a Imola anche i partigiani combattenti della 36a Brigata Garibaldi Bianconcini, protagonisti di numerose eroiche battaglie sull’Appennino romagnolo.

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