La Guerra sulle Alpi: 1918 Adamello, la guerra bianca. Passo Paradiso.

La Guerra sulle Alpi: 1918 Adamello, la guerra bianca. Passo Paradiso.

Scheda

Piccole azioni tese a rettificare il fronte a nostro favore furono dirette, nel mese di maggio, verso le propaggini della cresta Punta dell'Orco - Fargorida. Esse erano i preparativi della più grande battaglia dell'intero fronte dell'Adamello: la conquista della Conca Presena vera spina nel fianco dello schieramento difensivo italiano, del Passo Paradiso (ancora in mano austriaca dal 23 maggio 1915) e della vicina Cresta dei Monticelli. Questa azione, la più significativa e complessa tra tutte le battaglie della Guerra Bianca, inizia il 25 maggio e vede impegnati numerosi battaglioni alpini e oltre 200 pezzi d'artiglieria di ogni calibro. Durante la notte una bufera investe le truppe italiane che stanno prendendo posizione, una valanga causa la morte di 57 alpini della 282° compagnia del battaglione Pallanza.
La mattina del 25, alle 7,30, la nostra artiglieria apre il fuoco sulle posizioni austriache cogliendole di sorpresa. Il successivo attacco degli arditi ha pieno ed immediato successo verso monte Maroccaro e Zigolon, mentre si arresta di fronte alle ridotte austriache della Cima Presena. Solo alle ore 22, dopo ripetuti assalti, anche questa cima diventa italiana. Il giorno 26 l'azione si sposta nella Conca Presena, alle ore 2 del mattino parte l'attacco alle 6 ridotte avversarie che ne sbarrano l'accesso, che verranno conquistate una alla volta con attacchi frontali dagli alpini.
Il giorno 27 all'alba il Comando Italiano ordina la ripresa delle operazioni: gli alpini sfidando le mitragliatrici e la bufera ripartono all'attacco; alle ore 11 cade la ridotta avversaria di quota 2863 del Castellaccio, poi quella di quota 2609 del Monticello Superiore, di seguito sono sopraffatte le ridotte del Monticello di Mezzo a quota 2545. Alle ore 18 un nucleo di alpini della 52° compagnia dell'Edolo entra nell'ultimo caposaldo austriaco sulla Cresta dei Monticelli; ma fatto segno dal tiro incrociato delle artiglierie e mitragliatrici nemiche lo deve abbandonare. Tuttavia l'azione italiana ha completo successo e gli austriaci trovandosi ora in posizione critica al Passo Paradiso, sovrastati e accerchiati, si ritirano su una nuova linea più arretrata. Alla fine della battaglia furono catturati 870 austriaci, presi 24 cannoni, 32 mitragliatrici, 700 fucili, 3 impianti di teleferica.
Paolo Antolini

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Bibliografia
Grande guerra sull'Adamello: tra i ghiacci, alla quota delle aquile
Meregalli C.
1998 Bassano del Grappa Tassotti editore
Museo della Guerra Bianca in Adamello 1915-1918
AA.VV.
2005