La Guerra nelle Dolomiti. Il monte Cristallo, agosto 1915

La Guerra nelle Dolomiti. Il monte Cristallo, agosto 1915

Scheda

Il Gruppo del Cristallo è compreso tra la Val Grande, la conca di Misurina, la Val Popena Bassa e la statale 51 nel tratto da Ospitale a Carbonin, il nodo centrale è costituito dalle cime del Cristallo 3221 mt e il Piz Popena 3152 mt. Vi sono due sottogruppi composti da piccole catene divise da solchi profondi percorsi da torrenti; il sottogruppo del Cristallo era stato occupato dagli italiani nei primi giorni di guerra, mentre gli austriaci si erano limitati a presidiare le creste digradanti verso la statale 51 Ospitale – Carbonin, il Forame con le due punte Forcella Verde e Forcella Gialla, la catena del Costabella e il Rauchkofel; a Carbonin, all’altezza del ponte sul Rio Fonda il nemico aveva sbarrato la strada con profonde trincee che andavano dalle pendici del Rauchkofel a quelle del Monte Piana. Il generale Nava a proposito del Cristallo scrisse: “la neve alla fine di maggio 1915 copriva ancora tanta parte delle cime su cui sarebbe stato necessario affermarsi, la temperatura era ancora così bassa da imporre di rimandare le occupazioni stabili.”
Non fu così per gli austriaci che nei primi giorni di luglio salirono ad occupare le creste del Forame, del Costabella e del Rauchkofel, tenendosi celati tra le rocce. Ai primi di agosto anche gli italiani iniziarono i preparativi per l’avanzata; il 2 agosto una pattuglia di circa 50 soldati fu attaccata e dispersa mentre saliva dal passo Tre Croci verso Forcella Grande, il comando della 4a Armata decise di parare la minaccia con un attacco in forze. Il piano prevedeva il movimento di tre colonne, ala sinistra sul Forame, ala destra verso il Cristallino di Misurina e la colonna di centro con compiti dimostrativi per attirare le riserve nemiche. Tra il 9 e l’11 agosto pattuglie di alpini, fortemente contrastate dall’artiglieria e tiri di mitragliatrice, tentarono l’attacco; la colonna di sinistra fu costretta dalla nebbia a sostare due giorni sotto le cime del Forame, finalmente diradatasi, la notte del 13 riuscirono a salire sulla cresta sommitale occupandola. A destra, una pattuglia mista alpini e bersaglieri salì sulla cima più alta del Cristallo, poi prese contatto con le forze della colonna centrale che nel frattempo si erano portate alla Forcella Stounies, in questo modo tutta la cresta spartiacque del Cristallo era in mano italiana. Gli austriaci opposero accanita resistenza, preferendo poi ripiegare verso posizioni più vicine alle loro retrovie e quindi facilmente rifornibili di uomini e munizioni. Il 26 agosto dalle nuove posizioni, dopo aver issato sulle crode alcuni pezzi di artiglieria da montagna, si iniziò il bombardamento della Cresta del Costabella e del Rauchkofel, prossimi obiettivi delle truppe italiane. L’attacco avvenne a metà del mese di settembre, gli alpini a scalare le rocce sommitali del Cristallo e la fanteria a tentare il forzamento lungo la rotabile Ospitale Carbonin, mentre sul Monte Piana e al Lavaredo venivano portate azioni di disturbo. Nebbia, neve, temperature rigidissime durante la notte e la violenza della reazione avversaria non permisero che la conquista di poche trincee che non cambiarono nella sostanza la linea italiana ne quella austriaca.

Paolo Antolini

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Eventi

Bibliografia
1915 - 1917 Guerra in Ampezzo e Cadore di Antonio Berti
Antonio Berti; a cura di Tito e Camillo Berti
1996 Milano Mursia