Schede
Luigi Busi (1837 - 1884), La diseredata. Ubicazione: collezione privata. Questo stesso dipinto è stato presentato nel 2018 come Conseguenze di un matrimonio celebrato con il solo rito religioso, che ottenne a Brera il Premio Principe Umberto di 4mila lire nel 1875. Tuttavia l’“illustrazione italiana” ci mostra che la versione presentata a Brera era diversa da quella qui visibile. La fotografia dell’Album riproduce invece un dipinto non terminato, il che rende lecito supporre che sia un’ulteriore versione rispetto a quella del 1875, sull’onda del successo del tema, dato che, come si vedrà nelle altre schede relative a Busi, il pittore replicava spesso le sue idee più di successo. Alla luce di tutto ciò La lettura del testamento, esposto dalla vedova a Bologna nel 1888 (n. 11, p. 19 e Guida illustrata 1888, p. 166) potrebbe essere proprio il dipinto qui riprodotto. L’”Illustrazione italiana” non fa mistero di approvare un soggetto che trova facile consenso con il nuovo corso politico guidato da Casa Savoia - in serpeggiante conflitto con il papato e ancora lontano dal Concordato che renderà contemporanee le due cerimonie, religiosa e civile - dato che il giornale velenosamente scrive: “povera donnina che porta già il lutto delle sue illusioni clericali, dovute chissà a quanti bei discorsi sulla santità del matrimonio religioso”. Ed è forse la tematica trattata, la normalizzazione e distensione dei rapporti tra il nuovo Stato unitario e la Chiesa, che fa sì che all’interno dell’Album Belluzzi questo dipinto si trovi lontano da tutti gli altri del pittore e accanto a Riconciliazione di Orfeo Orfei. Quanto alla pittura di Busi essa è definita dal redattore dell’”Illustrazione italiana”, “scevra da preoccupazioni” e “piana, semplice e chiara”. Sulla fotografia si legge un numero d’inventario: 7528.
Isabella Stancari
Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Esposizione Milano 1875, n. 214, p. 22; “Illustrazione italiana” (n. 58, 26 settembre 1875, p. 463); “Illustrazione italiana” (n. 29, 14 maggio 1876, pp. 450, 456); Bologna 1983b, p. 191; Bologna 2018, p. 21, tav. LVIII, p. 103.
