Istituto Salesiano | Basilica del Sacro Cuore

Istituto Salesiano | Basilica del Sacro Cuore

Bologna

Scheda

Il complesso monumentale che unisce in un solo stile la basilica e la scuola è il capolavoro dell'architetto Edoardo Collamarini. La "casa del miracolo": così è stata definita l'opera salesiana di Bologna, a testimonianza della sua nascita prodigiosa avvenuta nel corso di due soli anni. I salesiani erano da pochi mesi nel quartiere popolare appena fuori Porta Galliera, la Bolognina, offrendo il loro servizio educativo ai giovani più poveri e già il 27 febbraio 1897 veniva posta la prima pietra dell'edificio. Il 30 maggio 1899 il cardinale Domenico Svampa, vero ispiratore e promotore dell'opera, inaugurava la casa salesiana dedicandola alla "Beata Vergine di san Luca". Sulle orme dell'oratorio di don Bosco, l'Istituto Salesiano divenne subito per tanti giovani casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria. Attorno a quei cortili si sono sviluppate in questi cento anni le scuole elementari, il ginnasio e le scuole professionali di arti e mestieri, fiore all'occhiello della concretezza salesiana che prepara alla vita.

La prima pietra della basilica è posta nel giugno 1901, ma l'imponente chiesa, una delle prime costruite dopo l'Unità, non sarà ancora completata allo scoppio della prima guerra mondiale. A pianta centrale, con vaghi riferimenti a S. Sofia di Costantinopoli, il Sacro Cuore anticipa la soluzione, del tutto analoga, del San Giuseppe di Modena. Nelle lettere di papa Benedetto XV a Giovanni Acquaderni, promotore del progetto, traspare la preoccupazione per una fabbrica che procede lentamente e, come quella di San Pietro a Roma, "non è mai finita!". Il 21 novembre 1929 crolla la cupola del tempio del Sacro Cuore in via Matteotti. Alta 60 metri, fu costruita tra il 1903 e il 1912. Verrà fedelmente ricostruita, a pianta poligonale con due tiburi, per opera del parroco, il salesiano don Antonio Gavinelli, e inaugurata il 19 maggio 1935. Il santuario sarà nuovamente danneggiato dal disastroso bombardamento aereo del 25 settembre 1943, che colpirà anche l'annesso Istituto salesiano.

Don Antonio Gavinelli promuove L'Opera Salesiana del Sacro Cuore, accompagnata dalla rivista destinata a farla conoscere nel mondo. L’Opera si occupa soprattutto di volontariato, di aiuto ai giovani, ai poveri, di supporto alle missioni. I Salesiani di Don Bosco sono presenti a Bologna dagli ultimi anni dell’800 grazie all’azione di Don Carlo Maria Viglietti, già segretario di Don Bosco e animatore del primo oratorio presso la chiesa di San Carlino. Il 30 maggio 1899, alla presenza di Don Michele Rua, successore del Santo, era stato inaugurato l’Istituto dei Salesiani nei pressi della stazione ferroviaria, mentre dal 1901 veniva eretta la chiesa del Sacro Cuore. Il grande edificio salesiano era stato completato nel 1926-29. Il fulcro dell’Opera salesiana è l’oratorio, “capolavoro di Don Bosco”. Accanto ad esso il convitto, la scuola professionale, che formerà generazioni di legatori, sarti, calzolai, falegnami, tipografi. L’oratorio promuove attività ricreative, iniziative sportive e teatrali. Qui si formerà tra gli altri il gruppo degli sbandieratori petroniani.

In collaborazione con Istituto Salesiano di BolognaBibliotesa Sala Borsa di Bologna

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Tipo: PDF Dimensione: 14.53 Mb

Francesco Malaguzzi Valeri, Frank De Morsier; Industrie artistiche e botteghe artigiane bolognesi; Consiglio provinciale dell'economia, Officine Grafiche Cacciari, Bologna, 1928. Estratto testi pp. 1-69.

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