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Giacomo Isolani

21 gennaio 1779 - 31 luglio 1859

Scheda

Primogenito di Marc’Antonio Alamanno Isolani Lupari e di Eleonora Ratta, nacque il 21 gennaio 1779 e fu battezzato con i nomi di Giacomo Luigi Francesco Gioseffo Melchiorre (Carrati, Battesimi, B 879 c. 57).  Nel 1806, il 9 settembre, sposò Gertrude Ranuzzi. Il matrimonio, importante per le casate coinvolte, ed accolto come consueto da manifestazioni di giubilo (ne danno notizia le cronache dell’epoca, e Francesco Tognetti scrisse Per le nozze illustri de’ signori Jacopo Lupari Isolani e Gertrude Ranuzzi celebrate nel settembre 1806. A pubblico testimonio di giubilo e di rispetto), non fu felice. Soltanto nell’ottobre del 1825, tuttavia, Gertrude si separò dal marito ritirandosi nel convento delle Grazie assieme all’unica figlia Eleonora (nata il 12 settembre 1816, che morirà nubile nel 1855). Il coetaneo Francesco Rangone, nella sua Cronaca manoscritta (B 2950, cc. 622 s.) racconta che “vuolsi che l’Arcivescovo abbia un po’ precipitata la sua decisione e le ragioni che si adducono dopo 19 anni di matrimonio non sono troppo onorevoli alla convenienza fisica del marito, ed al decoro della diecilustre signora, e di colui perfino che dicesi rigettare il frutto di una geniale corrispondenza”. Gertrude, che restò in convento fino alla morte avvenuta il 10 giugno 1849 (Ranuzzi. Storia, p. 136), era la maggiore e la prima delle cinque figlie di Annibale Ranuzzi e Ippolita Segni ad andare sposa. Nemmeno le altre ebbero fortuna: racconta ancora Francesco Rangone (Lo Stato Pontificio, p. 203) che, di cinque, “quattro sono state infelici”, e precisa: “Sposò una il Conte Vittori e morì prestamente. Collocata venne la seconda nel Conte Isolani, ed incontrò un pazzo dal quale si divise. Maritata la terza nel Conte Bosdari d’Ancona fu questi da poco ucciso, essendo Gonfaloniere. Si unì la quarta nel Marchese Ricci e fu ben fortunata di non sopravvivere ad uno sposo che fu fucilato”.

Per la cronaca: quella che sposò il conte Benedetto Vittori Venenti era la secondogenita, Luigia Maria Benedetta Ranuzzi, nata il 21 marzo 1790 e morta il 17 marzo 1842; la moglie di Girolamo de’ Bosdari (gonfaloniere di Ancona, assassinato la sera del 23 maggio 1832 sul portone di casa per i suoi sentimenti filopontifici e per aver negato le armi alla colonna mobile di Ricciotti) era Maria Camilla Carlotta, nata il 16 settembre 1791 e morta ad Ancona il 27 gennaio 1825; la prima moglie del modenese Giuseppe Ricci (implicato nei moti del 1831 e in un presunto complotto contro il duca Francesco IV, condannato a morte e fucilato il 19 luglio 1832) era stata Maria Anna Luigia Camilla, nata il 25 giugno 1795 e morta il 12 marzo 1818. Una quinta sorella Ranuzzi, Carlotta Camilla Luigia Maria, era morta diciassettenne nel 1810 (Ranuzzi. Storia, pp. 135-140). Rimasto vedovo, Giacomo Isolani si risposò con Elisa Riguzzi ed abbandonò il palazzo di famiglia, andando a stare con lei in via San Vitale al vecchio numero 132 (ora 53), sotto la parrocchia di Santa Maria della Pietà. Là morì (di consunzione, dice il foglio sepolcrale C 74 n. 7359) il 31 luglio 1859. La lapide della tomba di famiglia, controbilanciando il giudizio di “pazzia” tramandatoci dal Rangone, lo commemora colto amatore di filosofia e matematica, eruditissimo nelle belle lettere, pio, integerrimo, e nato per fare del bene.

Silvia Benati

Bibliografia: Archivio storico comunale di Bologna, Fogli sepolcrali, anno 1859; Baldassarre Carrati, Battesimi, manoscritto presso la Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna, B 879 c. 57; Tommaso de’ Buoi, Diario delle cose principali accadute nella Città di Bologna dall’Anno 1796 fino all’Anno 1821, a cura di S. Benati, M. Gavelli, F. Tarozzi, Bologna, Bononia university press, 2005, p. 194; Genealogie delle Famiglie Nobili viventi quest’Anno 1778, e Genealogie delle Famiglie Nobili moderne viventi quest’Anno 1844, B 698/2, tavola 65, manoscritto presso la Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna; Francesco Tognetti, Per le nozze illustri de’ signori Jacopo Lupari Isolani e Gertrude Ranuzzi celebrate nel settembre 1806. A pubblico testimonio di giubilo e di rispetto, Bologna, tipografia Ramponi, 1806; Francesco Rangone, Cronaca, tomo VII (1825), manoscritto presso la Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna, B 2950, cc. 622 e seguente; Francesco Rangone, Lo Stato Pontificio e l’intervento austro-francese del 1832 nella cronaca di Francesco Rangone, a cura di Giovanni Natali, Roma, Vittoriano, 1937, p. 203; Carolina Isolani, Donne di virtù nella baraonda bolognese del Settecento, Bologna, Nicola Zanichelli editore, s.a., tav. fuori testo; Ranuzzi. Storia genealogia e iconografia, a cura di Giuliano Malvezzi Campeggi, Bologna 2000, pp. 135-140