Incoronazione di Carlo V d'Asburgo da parte di Clemente VII

Incoronazione di Carlo V d'Asburgo da parte di Clemente VII

lapide

Scheda

CLEMENS VII PONT(IFEX) MAX(IMUS)
UT CHRISTIANAE REIP(UBLICAE) STATUM REFORMARE CUM CAROLO V CAES(ARE) IMP(ERATORE) BONONIAE CONGRESSUS EST
IN HANC URBEM CAESAR NO(NIS) NOVEMBR(IBUS) ANNO A CHRISTI NATALI MDXXIX
INTROIIT PRO TEMPLI FORIB(US) DE MORE PONT(IFICEM) MAX(IMUM) ADORAVIT
EIUS HORTATU ET CONSILIO CUM RESTITUTO IN MEDIOLANI AVITUM REGNUM
FRANCISCO SFORTIA AC VENETIS PACE DATA CUNCTAE ITALIAE OCIUM
AC TRANQUILLITATEM DIU OPTATAM REDDIDISSET IMPERII CORONAM
HOC POMPAE ORDINE ACCEPIT
FENESTRA HAEC AD DEXTERAM FUIT PORTA PRAETORIA EA EGRESSUS CAES(AR) 
PER PONTEM SUBLICIUM IN AEDEM D(IVI) PETRONII DEDUCTUS
SACRIS RITE PERACTIS A PONT(IFICE) MAX(IMO) AUREAM CORONAM ET IMPERII CAETERA
INSIGNIA ACCEPIT INDE CUM EO TRIUMPHANS EXERCITU ORNATISS(IMO) PRAEEUNTE
URBEM PERLUSTRAVIT
CUM AMBO IN EODEM PRAETORIO TOTAM HYEMEM CONIUNCTISS(IMI) DE SUMMA
RERUM DELIBERANTES EGISSENT CAESAR POST SUUM ADVENTUM
MENSE V IN GERMANIAM AD TUMULTUS IMPIORUM CIVIUM SEDANDOS
ET BELLUM TURCICUM CUM FERDINANDUM FRATRE PANNONIAE
REGE APPARANDUM PROFECTUS EST
HUIUS REI MONIMENTUM HOC INNOCENTIO GIBO CARD(INALE) LEGATO AUCTORE
UBERTO GAMBARA URB(IS) PRAEF(ECTO) REFERENTE S(ENATUS) P(OPULUS)Q(UE) B(ONONIENSIS) EXTARE VOLUIT
NONIS NOVEMBRIB(US) MDXXX

Cortile Palazzo d'Accursio, piazza Maggiore. Anno di posa 1867.

Traduzione

“Clemente VII Pontefice Massimo, per ristabilire la situazione dello Stato cristiano, si riunì a Bologna con l’Imperatore Carlo V. (Egli) entrò in questa città alle None di novembre (il 5 novembre) dell'anno 1529 dalla nascita di Cristo e davanti alle porte della chiesa, secondo l’uso, rese omaggio al Pontefice. Su sua esortazione e consiglio, dopo aver riportato a Milano Francesco Sforza all’avito regno, dopo aver stipulato la pace con Venezia e restituito a tutta l’Italia la pace e la tranquillità a lungo desiderata, accettò la corona dell’Impero in questo ordine processionale: questa finestra sulla destra funse da porta del palazzo del governo; uscito attraverso di essa, l'imperatore, condotto attraverso un ponte fatto con travi di legno alla chiesa di San Petronio, dopo che la cerimonia sacra fu celebrata secondo il rito, ricevette dal Pontefice la corona aurea e le altre insegne imperiali. Quindi insieme a lui, preceduti dall'esercito perfettamente equipaggiato, visitò la città in trionfo. Dopo aver trascorso entrambi a stretto contatto l'intero inverno nel medesimo palazzo del governo, deliberando sui più importanti affari di Stato, l'Imperatore, cinque mesi dopo il suo arrivo, tornò in Germania per sedare la sollevazione degli empi abitanti e per preparare assieme al fratello Ferdinando, re della Pannonia, la guerra contro i Turchi. Il Senato e il Popolo di Bologna, su richiesta di Innocenzo Cybo, Cardinale Legato, e su mozione di Uberto Gambara, Governatore della città, vollero la posa di questa testimonianza. None di novembre (il 5 novembre) 1530”.

Nota:
Nell'iscrizione la congiunzione et è resa in forma abbreviata attraverso un simbolo che ricorda il segno con cui si indica il maggiore in matematica.

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