Il sequestro di Angelo Senin

Scheda

Le Brigate nere sequestrano Angelo Senin (1907-1991), esponente antifascista democristiano, il cui nome figura della cosiddetta Lista Jacchia.
L'avvocato è tenuto prigioniero per una ventina di giorni senza essere interrogato. Per chiedere la sua liberazione il prof. Oscar Scaglietti e padre Domenico Acerbi, priore dei Domenicani, si recano a Maderno e, grazie all'aiuto di Giorgio Pini, riescono a conferire con Mussolini in persona.
Il 15 dicembre i tedeschi, che hanno avuto Senin dai brigatisti della “Pappalardo”, lo lasciano andare.
Si è trattato di un pesante avvertimento all'antifascismo moderato bolognese, dopo l'uccisione, nei giorni precedenti, di alcuni noti professionisti contrari al regime di Salò.
Dopo la guerra l'avv. Senin sarà consigliere comunale della Democrazia cristiana fino al 1951 e dal 1956 al 1960. Sarà anche dirigente e presidente della Cassa di Risparmio.

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