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Roberto Ubaldini

5 Giugno 1581 - 22 Aprile 1635

Scheda

ARMA: D'azzurro al massacro di cervo d'argento sormontato in capo da una torta dello stesso caricata da una croce di rosso.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: ROBER. VBALDINVS / CARD. LEG. / 1625. (Cardinale Roberto Ubaldini Legato 1625).

Gli Ubaldini erano un'antica famiglia di Firenze che dominò nel Mugello e nell'Appennino Tosco Emiliano.
Il vero capostipite sarebbe stato un Adonaldo vivente nel VII sec. venuto in Italia al seguito di Carlo Magno. Essi furono creati Conti dell'Impero da Ottone II nel 972. La famiglia si divise in molti rami che presero il nome dai castelli posseduti (Ubaldini di Apecchio, di Barberini, della Carda, ecc.). 

Tra i componenti della famiglia si contano crociati, condottieri, cardinali (Ottaviano morto nel 1272), la famosa Cia degli Ubaldini che difese Cesena contro il Cardinale Albornoz. Pure un Ubaldini era l'Arcivescovo Ruggeri di Pisa che condannò a morte per fame il Conte Ugolino della Gherardesca (canto 33 dell'Inferno di Dante).
La famiglia dette a Firenze 6 gonfalonieri di giustizia. Un ramo degli Ubaldini si stabilì a Urbino dove si denominò della Carda dal nome del feudo da loro posseduto. Anche questo ramo crebbe in potenza e lustro giungendo ad imparentarsi con i Montefeltro. Tra i suoi membri numerosi gli uomini d'arme, i condottieri, i podestà.
Celebre Condottiero fu Bernardino che divenne Capitano Generale delle Milizie dei Montefeltro e sposò la figlia di Guido Antonio, Signore di Urbino.

Roberto Ubaldini nacque a Firenze il 5 giugno del 1581 ed era imparentato con Leone XI per parte di sorella. Studiò a Perugia e Pisa dove si laureò in legge. Entrato in prelatura divenne canonico della Metropolitana di Firenze.
Il Cardinale Medici (futuro Leone XI),  suo prozio, lo volle al suo seguito quando venne inviato Legato in Francia. Quando questi rientrò a Roma, portò con sé l'Ubaldini.
Dopo il breve pontificato del prozio (dal 10 aprile del 1605 fino al 27 aprile dello stesso anno), il successore Paolo V lo nominò Maestro di Camera affidandogli importanti incarichi.
Nel 1607 fu fatto Vescovo di Montepulciano e successivamente inviato Nunzio a Parigi dove restò 9 anni, cogliendo parecchi successi diplomatici. Nel 1615 Paolo V lo creava Cardinale Prete con il titolo di S. Matteo in Merulana.
Rientrato a Roma ricevette la carica di Prefetto del Concilio e Gregorio XV lo inviò poi Legato a Bologna dove rimase dal maggio del 1623 all'ottobre del 1627. Fu mecenate e protettore di letterati.
Morì a Roma nel 1635 a 54 anni e fu sepolto nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva.