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Orazio Spinola

1547 - 24 Giugno 1616

Scheda

ARMA: Partito, nel 1° d'oro alla fascia scoccata d'argento e di rosso di tre file sostenente una spina di botte posta in palo pure di rosso, nel 2° troncato d'argento e d'oro, all'aquila spiegata di nero coronata dello stesso e imbeccata d'oro attraversante la partizione.
Lo scudo è sormontato da un cappello prelatizio violetto guarnito con un cordone e due fiocchi di rosso e con cordoni e fiocchi laterali di violetto.
Il cartiglio sottostante dice: HORAT SPINVLA GEN· / GVBERNATOR / 1597· (Orazio Spinola Genovese. Governatore 1597).

Qui l'arma degli Spinola appare partita con quella dei Doria poiché la madre di Orazio era una Doria.

Gli Spinola era una delle 4 maggiori famiglie di Genova le cui origini risalgono al X sec. Un Guido Visconte, Console di Genova nel 1102, assunse il cognome Spinola sulle cui origini esistono diverse spiegazioni tutte incerte. Dei numerosi figli di Guido solo due, Ansaldo ed Oberto, assunsero il cognome Spinola, dando luogo a numerosi rami che si distinsero dalle località ove avevano casa. Le due linee più importanti furono quelle di S. Luca e quella di Luculi.
Gli Spinola furono per lo più di parte ghibellina, essi parteciparono attivamente alle vicende politiche di Genova, contrassero alleanze con famiglie sovrane ed alcuni rami ebbero anche il privilegio di battere moneta.
Innumerevoli furono tra i membri di quella famiglia gli ammiragli, i consoli, i capitani, i podestà, i governatori, ecc.
Alessandro comandava le truppe di Carlo V all'attacco di La Goletta in Tunisia.
Celebre condottiero fu Ambrogio Spinola Governatore di Milano, Grande di Spagna, Cavaliere del Toson d'oro. Undici furono i Dogi, 13 i Cardinali, oltre a numerosi vescovi e prelati.

Orazio Spinola figlio di Giovanni e Gironima Doria, apparteneva al ramo degli Spinola di S. Luca ed era nipote per parte di madre del celebre Ammiraglio Andrea Doria. Studiò prima al Collegio Romano e poi a Padova e Pavia addottorandosi in diritto civile e canonico.
Entrato in prelatura venne nominato Referendario delle Due Segnature e Protonotario Apostolico. Nel 1597 fu inviato Vicelegato a Bologna dove governò in nome del Legato Cardinal Peretti fino all'aprile del 1602. Due anni prima era stato nominato Arcivescovo di Genova e nel 1606 veniva creato Cardinale ricevendo contemporaneamente la nomina a Legato di Ferrara dove restò per dieci anni.
Uomo incorruttibile e di carattere rigido si attirò, per questo, l'ostilità dei notabili della città. Al termine del suo incarico rientrò a Genova dove morì nel 1616 dopo pochi mesi dal suo ritorno. Fu sepolto nella Cattedrale della città.