Spinola Giorgio

Spinola Giorgio

1667 - 1739

Note sintetiche

Scheda

ARMA: Partito, nel 1° d'oro alla fascia scoccata d'argento e di rosso di tre file sostenente una spina di botte posta in palo pure di rosso.
Lo scudo è sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice:GEORGIVS SPINOLA / LEGATVS / 1727. (Giorgio Spinola Legato. 1727).

Quella degli Spinola era una delle 4 maggiori famiglie di Genova le cui origini risalgono al X sec. Un Guido Visconte, Console di Genova nel 1102, assunse il cognome Spinola sulle cui origini esistono diverse spiegazioni tutte incerte. Dei numerosi figli di Guido solo due: Ansaldo ed Oberto assunsero il cognome Spinola, dando luogo a numerosi rami che si distinsero dalle località ove avevano casa. Le due linee più importanti furono quelle di S. Luca e quella di Luculi.
Gli Spinola furono per lo più di parte ghibellina, essi parteciparono attivamente alle vicende politiche di Genova, contrassero alleanze con famiglie sovrane ed alcuni rami ebbero anche il privilegio di battere moneta.
Innumerevoli furono tra i membri di quella famiglia gli ammiragli, i consoli, i capitani, i podestà, i governatori, ecc. 
Alessandro comandava le truppe di Carlo V all'attacco di La Goletta in Tunisia. 
Celebre condottiero fu Ambrogio Spinola Governatore di Milano, Grande di Spagna, Cavaliere del Toson d'oro. Undici furono i Dogi, 13 i Cardinali, oltre a numerosi vescovi e prelati.

Spinola Giorgio nacque a Genova nel 1667.
Dopo aver studiato a Pisa nel Collegio Tolomei, passò a Roma ed entrò in prelatura nel 1695.
Innocenzo XII lo inviò poco dopo Vicelegato a Ferrara indi fu Governatore di Civitavecchia, Viterbo e Perugia. Nel 1703 era Inquisitore a Malta e nel 1711 Nunzio in Spagna, poi a Vienna. Nel 1719 ricevette il cappello cardinalizio con il titolo di S. Agnese. Diventato Segretario di Stato con Innocenzo XIII, passò poi alla legazione di Bologna nel 1727 ove rimase fino all'ottobre del 1731, per passare poi Legato a Parma e Piacenza.
Nel 1738 fu nominato Vescovo di Palestrina.
Morì a Roma nel 1739.

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SALA URBANA
Lo stemma araldico è presente in Sala Urbana:
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