Sangro (de) Alessandro

Sangro (de) Alessandro

[?] - 1633

Note sintetiche

Scheda

ARMA: D'oro a tre bande di nero.
Lo scudo è sormontato da un cappello prelatizio di verde con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: ALEX· DESANGRO PATR· / ALEXANDRINVS V· LEG· / 1605· (Alessandro de Sangro patriarca di Alessandria. Vicelegato. 1605).
L'arma autentica dei de Sangro è: D'oro a tre bande d'azzurro così come riportato dal Rietstap e dallo Spreti.

I Sangro, illustre famiglia napoletana, forse di origine francese, ebbero come capostipite un Berengario Conte dei Marsi, vivente nell'857; assunsero poi il nome di Sangro dalla contea omonima concessa ad Oderisio nel 1093.
In Napoli la famiglia faceva parte del «seggio» di Nido e tra i suoi membri numerosi i personaggi di primo piano che la resero illustre.
Essi furono Principi di S. Severo e di Castelfranco, Duchi di Torremaggiore, di Fondi, di Casacalenda, Cavalieri del Toson d'Oro e Grandi di Spagna. Oltre che in Napoli godettero nobiltà anche in Aquila, Benevento, Lucerà e Troia.
Alla Chiesa dette tre cardinali: Oderisio nel 1112, Gregorio nel 1197, Gentile nel 1394 e due vescovi ed un arcivescovo.
A questa famiglia devesi la famosa cappella di S. Severo o della Pietà di Napoli, gioiello dell'arte settecentesca napoletana la cui costruzione, iniziata nel 1600 dal Capitano Francesco, venne completata nel 1766 da Raimondo, enigmatico personaggio circondato da un alone cupo di tregenda.

Alessandro de Sangro nacque a Napoli, non si conosce l'anno della sua nascita. Entrò in prelatura e divenne Referendario di Segnatura e Cameriere Segreto di Gregorio XIV.
Nel 1604 fu nominato Patriarca di Alessandria d'Egitto e nel 1605 inviato a Bologna quale Vicelegato per il Cardinal Peretti di Montalto.
Nel 1616 veniva nominato Arcivescovo di Benevento da Paolo V che lo inviava poi Nunzio presso Filippo III di Spagna nel 1621.
Morì a Roma nel 1633 e fu sepolto nella Chiesa dello Spirito Santo.

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SALA URBANA
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