Ruccellai Annibale

Ruccellai Annibale

12 Aprile 1529 - 28 Gennaio 1601

Note sintetiche

Scheda

ARMA:Troncato, nel 1° di rosso al cane d’oro passante lungo la trinciatura, nel 2° fasciato ondato d’oro e di azzurro.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello vescovile con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: HANNIBAL ORICELLAźžŠ/RIVS ARC· GVB· / 1595· (Annibale Ruccellai Arcivescovo Governatore 1595).

I Ruccellai erano di origine popolare ma si arricchirono con i commerci diventando così una delle famiglie più ricche di Firenze. Essi parteciparono al governo della città ininterrottamente dal 1302 al 1521, dando ben 85 priori, 14 gonfalonieri oltre che consoli, camerlenghi, podestà, vicari, ambasciatori. Vi furono anche letterati come Giovanni autore del poema «La coltivazione delle api». Paolo fu Ammiraglio della flotta fiorentina che vinse i genovesi nella battaglia di Rapallo del 1431.

Annibale Ruccellai, figlio di Luigi e di Dianora della Casa sorella ed erede del celebre Mons. della Casa Arcivescovo di Benevento, nacque a Firenze il 12 aprile del 1529. Faceva parte degli oppositori dei Medici e quando questi ritornarono definitivamente in Firenze, fu costretto ad allontanarsi dalla città.
Si trasferì prima a Bologna, dove studiò e venne avviato alla carriera ecclesiastica. Nel 1544 fu a Venezia come nunzio presso la Serenissima proseguendo comunque i suoi studi.
Si trasferì poi a Roma dove Monsignor Giovanni dalla Casa, suo zio, gli cedette la carica di Segretario apostolico.
Con l'elezione di Paolo IV, il Ruccellai entrò a far parte della cerchia del Cardinal Carlo Carafa, nipote del Papa, divenendo insieme a Silvestro Aldobrandini l'ispiratore della politica del Cardinale tesa a creare un'alleanza tra la Francia ed il Papa contro la Spagna. Nel 1556 egli era al seguito di Carlo Carafa inviato dal Papa come Nunzio in Francia.
Falliti miseramente i progetti della Lega Antispagnola e con la morte di Paolo IV, il Ruccellai, che non si sentiva più sicuro a Roma, si trasferì presso la Corte di Francia ove la regina Caterina de' Medici, di cui era lontano parente, lo nominò suo elemosiniere.
Dopo essere stato ambasciatore per conto di Carlo IX di Francia presso Pio V, Filippo II di Spagna e la repubblica Veneta, Caterina lo ammise nel suo Consiglio.
Dopo aver svolto importanti incarichi per conto della regina, a ricompensa dei suoi servigi, ottenne prima la ricca Abbazia di S. Giovanni di Jarde presso Melun e poi nel 1569 il Vescovado di Carcassonne dove però non vi si recò quasi mai facendolo governare da un Vicario.
Quando venne eletto al Soglio pontificio Clemente VIII figlio di Silvestro Aldobrandini suo amico, tornò a Roma. Clemente VIII lo volle ancora Governatore di Ancona e poi Vicelegato a Bologna ove restò dall'agosto del 1595 al settembre 1596.
L'anno successivo veniva nominato Governatore di Roma e Prefetto del Palazzo Apostolico ma quando era ormai sicura la sua nomina a Cardinale, la morte lo colse il 28 gennaio del 1601.
Uomo di vasta cultura ed amante delle Belle lettere, intrattenne relazioni con i più prestigiosi letterati del suo tempo quali il Vettori ed il Varchi.
Fu sepolto in S. Andrea della Valle.

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SALA URBANA
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