Noellet Guglielmo

Noellet Guglielmo

[?] - 4 Luglio 1394

Note sintetiche

Scheda

ARMA: D’azzurro alla croce di Sant’Andrea d’oro accantonata da quattro rose di rosso bottonate del secondo. 
Lo scudo è sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: GVLIELMVS CARD. / NOVELENVS GALLVS / LEG. 1374 (Cardinale Guglielmo Noellet, Francese. Legato 1374).

Nacque verso il 1340 ad Angoumois, nella diocesi di Angoulême. Fu avviato fin da giovane alla carriera ecclesiastica. Dopo aver studiato all'università di Tolosa, ricevette il dottorato in legge nel 1365.
Intorno al 1360 divenne canonico del capitolo della cattedrale di bayeux per poi entrare in servizio all'interno della casa del cardinale Pierre Roger de Beaufot, futuro papa Gregorio XI. Divenne auditore del Tribunale della Rota Romana e venne inviato come nunzio a Costantinopoli per provare a trovare un modo per riavvicinare la Chiesa Orientale e la Chiesa Occidentale. Abbandonò quasi subito la difficile (quasi impossibile) missione il 1º agosto 1366.
Successivamente fu arcidiacono del capitolo della cattedrale di Chatres e nominato referendario da papa Gregorio XI.
Divenne poi cardinale diacono di Sant'Angelo in Pescheria. Ottenne tale carica nel concistoro del 30 maggio del 1371.
Nel 1374 venne nominato vicario di Roma e di molti altri territori italiani, fra cui Bologna, dipendenti dal papato, mantenendo la propria residenza a Bologna. Mantenne la sua funzione dal 1374 fino alla rivolta dei bolognesi del 1376, rivolta nella quale fu prima imprigionato e poi espulso. Nel 1374 divenne anche arcidiacono di Suffolk.
Ebbe anche un'esperienza come legato di Padova, dove per scongiurare una carestia, vietò che fosse venduto grano alla città di Firenze. Questa decisione fu una delle cause scatenanti della guerra degli Otto santi.
Fu protagonista insieme ad altri cardinali nell'esame degli errori di Pietro Bonageta e Raimondo Neofito. Al termine del processo entrambi furono condannati.
Accompagnò papa Gregorio XI nel viaggio di ritorno, da Avignone a Roma, nel settembre del 1376 e dopo la morte del papa fu suo esecutore testamentario. Partecipò sia al conclave dell'aprile del 1378, che elesse Urbano VI, sia a quello di settembre dello stesso anno, che elesse l'antipapa dando inizio allo scisma di Occidente.
Patteggiò per l'antipapa e si trasferì quindi ad Avignone nel maggio del 1379. Qui morì il 4 luglio del 1394.

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SALA URBANA
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