Nacci Cesare

Nacci Cesare

[?] - 8 Agosto 1504

Note sintetiche

Scheda

ARMA: Losangato di argento e di rosso al capo d’azzurro caricato da un rocco di scacchiere (?) di rosso.
La dicitura sul cartiglio sottostante dice: CAESAR NACCIVS EP· / AMERINVS GVBERN· / 1500· (Cesare Nacci Vescovo di Amelia. Governatore 1500). 

Essa si riferisce al secondo periodo in cui il Vescovo Nacci fu Governatore a Bologna.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d’oro e sormontato da un cappello vescovile con cordoni e fiocchi laterali.

Sul frontone della porta d’ingresso del Palazzo Vescovile di Amelia è scolpito lo stemma del Vescovo Nacci che però si presenta scaccato e non losangato, la figura scolpita nel capo non è invece di facile interpretazione; in un altro stemma in pietra scolpita, posto sulla facciata del Palazzo Comunale della città, la figura scolpita è più chiara e non lascia dubbi alla sua interpretazione: trattasi di un rocco di scacchiere. Lo stemma autentico dei Nacci era quindi: Scaccato di rosso e d’argento al capo d’azzurro caricato di un rocco di scacchiere di rosso.

I Nacci erano un’antica famiglia amerina forse di parte guelfa. Un Ludovico era giudice delle appellazioni del Patrimonio nel 1398, un Francesco di Arcangelo era podestà di Assisi nel 1465 (A.S.V., Reg. Vat. 544, fol. 11 v). Ippolito fu Commendatore di Malta e Maestro di Casa di Paolo II, Piramo fu Podestà di Assisi (1447), Viterbo (1449) Rieti e Vicario di Civitavecchia (A:S.V.l Reg. Vat. 544, fol. 64), Castelano di Ceprano (A.S.V. intr. et exit 478 fol. 244 ed intr et exit 482 fol. 175-286) e Cancelliere di Orvieto nel 1469-70 (A:S:V: Reg. Vat. 544, fol. 146 e 226). Un Sigismondo fu capitano di fanti con Vitellozzo Vitelli. La famiglia si estinse nel XIX secolo.

Cesare Nacci, figlio di Evangelista, era fratello di Ippolito e nipote di Ugolino, vescovo della città nel 1443. Egli divenne a sua volta Vescovo di Amelia nel 1484 dove restaurò il Palazzo Vescovile sul cui ingresso principale appare il suo nome.

Ancor prima, dopo aver conseguito il dottorato in Decretali, era stato canonico della locale cattedrale. Nel 1485, così come risulta da un passo delle «Riformanze di Amelia» (Arch. Com. vol. 48, fol. 1460), si trovava nel campo del Cardinal Colonna durante la guerra contro gli Orsini, avallando con la sua presenza la politica del comune di Amelia da sempre legata ai Colonna.

Chiamato a Bologna quale vicelegato del Card. Giovanni Borgia per nomina del 30 settembre 1495, entrò in carica il 18 ottobre dello stesso anno. 
Divenne poi luogotenente sempre per il Cardinal Borgia nell’ottobre del 1499, poscia governatore l’anno successivo ed ancora vicelegato per il Cardinal Orsini dall’aprile fino al dicembre del 1503. 
Ritornò ancora luogotenente per nomina dell’11 giugno del 1504 ma l’8 di agosto dello stesso anno moriva lasciando largo rimpianto nella popolazione per la sua bontà e per il suo buon governo. 
Fu sepolto in S. Petronio dove lo scultore Vincenzo Onofri gli costruì un fastoso monumento sepolcrale.

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Luoghi

SALA URBANA
Lo stemma araldico è presente in Sala Urbana:
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