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Marsilio Landriani

1538 - 27 Agosto 1609

Scheda

ARMA: D'oro al castello d'azzurro aperto del campo, sostenente un'aquila spiegata di nero coronata dello stesso.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello vescovile con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: MARSIL· LANDRIANVS / MEDIOL· EP· VIGEVAN· V· L· / 1602· (Marsilio Landriani Milanese. Vescovo di Vigevano. Vicelegato 1602).

I Landriani trassero il nome dal castello di Landriano che era sito tra Milano e Pavia e di cui erano castellani fin dal X I I I sec. Quando, nel secolo successivo, ricevettero l'investitura imperiale, aggiunsero l'aquila nello stemma. Essi vanno annoverati fra le famiglie più antiche ed illustri di Milano di cui si ha notizia fin dal 1053.
Guido Landriani fu rettore della Lega Lombarda nel 1183, sottoscrisse la pace di Costanza con Federico I Barbarossa e nel 1205 era console del comune. Un altro Guido fu podestà di Padova nel 1225. Antonio fu ministro delle finanze sotto Ludovico il Moro. La famiglia si divise in molti rami che godettero nobiltà oltre che in Milano anche a Pavia, a Lodi, a Parma ed in Francia. Tra i suoi membri vi furono condottieri, uomini politici, un cardinale: Gerardo sotto Eugenio IV, numerosi vescovi ed un beato: Glicerio.

Marsilio Landriani nacque a Milano nel 1538 da Francesco e da Leggiadra della Torre. Egli era nipote del Vescovo di S. Marco: Fabrizio. Dopo essersi addottorato in «utroque jure» divenne Protonotario Apostolico e successivamente, alla morte dello zio, Abate di S. Antonio Milanese e referendario delle due segnature. Nel 1568 divenne segretario apostolico e successivamente protonotariato apostolico. Dal 1578 fu vicelegato a Viterbo, alle dipendenze del cardinale Alessandro Farnese. Nel 1583 fu luogotenente di Fermo, l'anno successivo governatore di Macerata e nel 1585 governatore di Ascoli. Dal 1587 al 1589 resse anche il governo di Camerino.
Nel 1591 fu nominato nunzio in Francia, legazione che si dimostrò estremamente difficile. Fece ritorno l'anno successivo e fu assegnato all'Annona di Roma. 
Nel 1593 venne nominato Vescovo di Vigevano, nel 1594 fu fatto vescovo dal 1598 al 1602 vescovo della Romagna.
Nel 1602 fu inviato a Bologna come Vicelegato, dove restò fino al giugno del 1605. 
Tornò a Vigevano dove morì il 27 agosto del 1609 e fu sepolto in quella cattedrale.
A Vigevano istituì la Confraternita del Ss. Sacramento nella chiesa parrocchiale di S. Cristoforo, altre ne seguirono negli anni successivi. Finanziò la costruzione della cattedrale ove venne sepolto.