Ferrero Bonifacio

Ferrero Bonifacio

1476 - 1543

Note sintetiche

Scheda

ARMA: D'argento al leone d'azzurro.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: BONIFACIVS CARDI / FERRERIVS EP· POST· LE· / 1543· (Cardinale Bonifacio Ferrero Vescovo indi Legato. 1543).

I Ferrero erano una delle più illustri famiglie piemontesi originaria di Biella. Tra i suoi membri si contano cavalieri, diplomatici, vescovi e parecchi cardinali di cui ben 6 nel secolo XVI.
La famiglia si divise poi in vari rami: da Stefano vivente nel XV sec. si originarono le due linee dei Principi di Masserano e dei Marchesi della Marmora. I primi divennero Principi di Masserano perché un Filiberto fu adottato da Ludovico Fieschi nel 1517 e gli successe nei feudi di Masserano e Crevacuore che da contee divennero principati con Francesco Filiberto nel 1598. Da questa linea, attualmente estinta, discende Bonifacio.

Ferrero Bonifacio nacque a Biella nel 1476 da Sebastiano, signore di Gaglianico e Candelo, e da Tomena Avogadro. Fratello di un altro cardinale, Gianstefano.
Avviato alla carriera ecclesiastica, la sua rapida ascesa fu favorita sia alla posizione rivestita dal padre che dalle abilità mostrate durante gli anni. Innocenzo VIII gli conferì a soli 14 anni un canonicato nella chiesa cattedrale di Vercelli. 
Egli fu investito nel 1497 del diritto alla nomina al vescovado di Ivrea, il vescovado gli fu conferito solo nel 1505 quando raggiunse l'età prevista dalle norme episcopali. Nel 1509 fu trasferito al vescovado di Vercelli che assegnò nel 1511 al fratello minore.
Nel 1513 si recò a Roma per partecipare al V concilio Lateranense indetto da Giulio II. Nel 1517 Leone X lo creò Cardinale Prete col titolo dei santi Nereo ed Achilleo. Successivamente Paolo III gli concesse il vescovado di Porto e lo spedì Legato a Vicenza.
Nel 1533, dopo vent'anni passati nei vari vescovadi, fu creato vescovo di Albano e nel 1534 vescovo di Palestrina.
Nel 1539 venne nominato Legato a Bologna (la data sul cartiglio è quindi errata), ove si recò il 10 gennaio del 1540.
Traccia tangibile del suo passaggio è la fondazione del Collegio Ferrero per giovani nobili piemontesi poveri.
Morì il 2 gennaio del 1543 a Roma e venne sepolto a Vercelli.

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SALA URBANA
Lo stemma araldico è presente in Sala Urbana:
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