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Marcello Crescenzi

1500 - 28 Maggio 1552

Scheda

ARMA: Di rosso a 3 crescenti montanti d'oro posti 2-1 e la bordura indentata dello stesso.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: MARCELLVS CARDIN. / CRESCENTIVS LEGATVS / 1551 (Cardinal Marcello Crescenzi. Legato 1551).

La famiglia Crescenzi fu una delle più illustri ed antiche di Roma.
Sembra che si originasse da un Crescenzio signore di Nomento nella Sabina e forse da essa derivarono i Cenci.
Tra i suoi membri si contano numerosi conservatori, priori e 4 cardinali: Marcello nel 1542, Pietro Paolo nel 1611, Alessandro nel 1675 e Marcello nel 1743. Con la morte di quest'ultimo avvenuta nel 1768, ne ereditò il nome la famiglia Serlupi tuttora esistente.

Marcello Crescenzi nacque a Roma nel 1500 da Marzio e da Pantalisea dei Maddaloni di Capodiferro.
Dopo essersi laureato a Bologna in «utroque jure» abbracciò la carriera ecclesiastica. Nel 1529 venne nominato uditore di Rota da Clemente VII. Grande esperto in diritto, le sue sentenze vennero pubblicate in ben 3 edizioni.
Nel 1534 divenne membro del Collegio dei Referendari «utriusque signatura» e due anni dopo venne nominato Vescovo dei Marsi ove però non si recò mai. Dal 1539 al 1542 fu membro del Collegio del referendario utriusque Signaturae.
Paolo III nel 1542 lo creò poi Cardinale Prete con il titolo di S. Giovanni e Paolo. Nomina che suscitò non poche polemiche a causa dello stile di vita che il Crescenzi portava avanti. In ogni caso a quest'epoca rimonta l'inizio dei suoi stretti rapporti con il fondatore dei Gesuiti S. Ignazio di Lojola.
Nel 1543 fu nominato Legato perpetuo di Bologna e Ravenna, ma la sua presenza a Bologna è documentata solo dal marzo del 1550 all'aprile del 1551. Nel 1546 fu trasferito dalla diocesi dei Marsi a quella di Conza. Anche in questa nuova sede però, non si recò mai.
Nella controversia tra Paolo III e Carlo V circa la sede del Concilio, mantenne un atteggiamento moderato cercando soprattutto di difendere gli interessi della Chiesa e dei Farnese.
Sotto Giulio III il Crescenzi aumentò la sua influenza in curia diventando intimo consigliere del nuovo Papa. Nel 1551, nominato legato unico al Concilio di Trento, assunse un atteggiamento intransigente suscitando la contestazione di larghi settori del concilio; ciò gli valse una reprimenda da parte dello stesso Giulio III tanto da indurlo ad abbandonare il concilio.
Il 28 maggio del 1552 il Crescenzi moriva in Verona. La sua tomba con monumento si trova in S. Maria Maggiore.