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Lucido Conti

1388 - 9 Settembre 1437

Scheda

ARMA: Di rosso all’aquila scaccata d’oro e di nero.
Lo scudo è sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: LVCIDVS CAR· DE COM·/ITIBVS· ROM· LEG· / 1429· (Cardinale Lucido dei Conti. Romano. Legato 1429).

I Conti erano una delle quattro famiglie più illustri e cospicue di Roma e che assieme agli Orsini, ai Savelli ed ai Colonna, furono protagoniste delle lotte politiche che funestarono Roma durante il Medioevo.
Furono Conti di Segni, di Anagni e del Tuscolo e signore di numerosi altri feudi per cui restò per antonomasia il cognome di Conti.
Il primo personaggio di cui si ha notizia certa è Trasimondo che sposò Clarice Scotta ed il cui figlio Lotario sarebbe stato il futuro grande papa Innocenzo III.
La famiglia contava un gran numero di Cardinali Vescovi e Condottieri ed ha dato alla Chiesa altri tre Papi: Gregorio IX, Alessandro IV e Innocenzo XIII.

Lucido Conti era il terzogenito di Aldobrandino Signore di Valmontone ed apparteneva al ramo dei Conti di Poli.
Egli nacque sembra, intorno al 1388, anche perchè quando da Bonifacio IX nel 1396 ricevette un canonicato della basilica di S. Pietro, era al nono anno di età.
Concessione che premiava la fedeltà della famiglia romana nei confronti del papa.
Nominato prima Protonotario Apostolico venne poi creato Cardinale da Giovanni XXIII nel 1411 con il titolo di S. Maria in Cosmedin.
Partecipò sin dall'inizio ai lavori del Concilio di Costanza. Nel 1415 si recò a Sciaffusa per ottenere da Giovanni XXIII la rinuncia al soglio pontificio, fu poi presente alla sua condanna. Assistette anche alla rinuncia di Gregorio XII.
Si schierò a favore di Martino V, suo cugino da parte di madre. 
Trattò anche questioni ereticali e fu tra quelli che decisero la condanna di Giovanni Hus.
Martino V, nel 1420, lo inviò a Firenze come protettore dell’Ordine dei Servi. Nella città si dedicò al restauro della biblioteca del convento e fondò un ospizio per i poveri.
Nel settembre dello stesso anno partì e si trasferì a Roma al seguito del pontefice.
Nel 1429 venne nominato Legato a Bologna ove entrò il 25 settembre.
Qui si era appena conclusa la ribellione della città alla Santa Sede, iniziata l'anno precedente.
Il nuovo accordo però non pose fine alle lotte intestine e il Conti restò coinvolto nelle lotte cittadine fra i Canetoli ed i Bentivoglio tanto che fu costretto a fuggire dalla città ed a rifugiarsi in Ferrara nel 1430.
Partecipò all’elezione di Eugenio IV nel Conclave del 1431. Nello stesso anno venne nominato camerario del Sacro Collegio.
Si trasferì poi a Bologna, ove risiedette presso il convento dei serviti e qui morì il 9 settembre del 1437.
Fu sepolto nella Chiesa dei Servi.