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Antonio Casini

1378 - 4 Febbraio 1439

Scheda

ARMA: D’azzurro alla fascia d’oro accompagnata da sei stelle dello stesso, tre in capo e tre in punta, male ordinate.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d’oro e sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante ricorda la seconda legazione del Card. Antonio Casini e dice:  ANTONIVS CARD. CASI·/NVS SENEN. LEGATVS / 1427· (Antonio Casini Cardinale NVS Legato 1427)


Antonio Casini nacque intorno al 1378; egli era figlio di Francesco di Bartolomeo, medico di Urbano V e di una nipote del Papa.
Studiò giurisprudenza e dopo aver conseguito la laurea, vestì l’abito ecclesiastico diventando prima pievano di Signa e poi canonico della Cattedrale di Firenze.
Nel 1407 Gregorio XII lo nominò vescovo di Pesaro e l’anno successivo vescovo di Siena, succedendo a Gabriele Condulmer. Aderì all'obbedienza pisana soltanto con l'elezione di Alessandro V, come del resto tutto il comune di Siena.
Giovanni XXIII lo fece poi governatore di Bologna e della Romagna, ma quando il Papa venne deposto dal Concilio di Costanza, i bolognesi tentarono ancora una volta di sottrarsi al dominio papale; il 6 gennaio del 1416 una schiera di armati attaccò la residenza del governatore e lo fece prigioniero. Fu poi liberato per l’intervento di Braccio da Montone.
Le successive notizie che abbiamo risalgono a dopo l'elezione di Martino V, quando questo gli affidò la tesoreria della Chiesa e ciò gli permise di esercitare una grande influenza nelle vicende diplomatiche della Curia. Fu anche rettore generale di Orvieto e di alcune altre città, occupate da Braccio di Montone. Esercitò il governo su queste solo in seguito all'accordo stipulato fra Martino V e Braccio il 26 febbraio del 1420.
Creato cardinale nel 1426 con il titolo di S. Marcello fu tra gli elettori di Eugenio IV che lo inviò legato a Bologna nel 1427.
Partecipante al Conclave per l'elezione del nuovo papa, ebbe ruolo fondamentale nella scelta di Eugenio IV.
Durante la lotta sostenuta da quest’ultimo contro il Concilio di Basilea, egli si schierò decisamente con il Papa rimanendo sempre al suo seguito.
Morì il 4 febbraio del 1439 a Firenze d'idropisia; fu sepolto in S. Maria Maggiore a Roma.