Capra Luigi

Capra Luigi

26 Dicembre 1437 - 14 Agosto 1499

Note sintetiche

Titolo di studio: Laurea

Scheda

ARMA: D’oro alla capro saliente di nero ed il capo di rosso all’aquila spiegata di nero.
Il Crollalanza così come lo Scorza danno più esattamente: D’azzurro alla capra saliente d’argento ed il capo d’oro all’aquila spiegata di nero coronata del campo. Anche in questo caso gli smalti sul muro sono stati completamente alterati.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d’oro e sormontato da un cappello vescovile con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: ALOYSIVS CAPRA ME-/DIOL· EP· PISAVR LOCVMT / 1490· (Luigi Capra Milanese. Vescovo di Pisa. Luogotenente 1490).

I Capra, Conti di Spino e di Nosadello, furono di stirpe antica ed illustre. Un Bartolomeo Capra fu Arcivescovo di Milano nel 1411.
Un altro Bartolomeo fu Vescovo di Cremona nel 1406 a cui successe Costanzo dal 1412 al 1422. Galeazzo Capra segretario di Francesco II Sforza, ambasciatore a Carlo V, senatore, fu storico famoso. Cino, valoroso uomo d’armi, per i suoi servigi ottenne da Galeazzo Visconti il Castello di Martinengo. Baldassarre, alla morte dell’ultimo Visconti, fu capo dei 12 capitani eletti per difendere la città. Giovan Francesco appartenne al collegio dei dottori legisti di Milano. Con l’avvento degli Sforza al trono ducale, i Capra furono tra le famiglie più strettamente legate alla dinastia.

Luigi Capra nacque a Milano il 26 dicembre del 1437. Studiò legge, si addottorò in diritto canonico e abbracciato lo stato ecclesiastico, si mise al servizio di Francesco Gonzaga.
In qualità di suo uditore nel 1477 si recò a Lucca per esaminare libri contabili dell’amministrazione che un certo Benedetto da Lucca aveva tenuto a Cento.
Nello stesso anno fu mandato alla corte di Federico III con un incarico non noto.
Accompagnò il Gonzaga nel 1483 a Ferrara, dove quest’ultimo si era recato per conto di Sisto IV per assistere il duca Ercole I nella guerra contro Venezia. Della morte di Francesco, risalente al 21 ottobre del 1483, fu lui a dar notizia al fratello, il marchese di Mantova Federico Gonzaga.
Successivamente passò al servizio del cardinale Ascanio Maria Sforza, allora legato di Bologna, che rappresentò in qualità di vicelegato in varie occasioni. Nel gennaio 1487 presenziò alle nozze di Annibale Bentivoglio, nel 1493 assistette nella basilica di San Petronio alla cerimonia di consegna dello stendardo ducale a Giovanni Bentivoglio.
Probabilmente le funzioni svolte a Bologna furono di pura rappresentanza, come poi imponeva il regime signorile dei Bentivoglio.
Il rapporto con Ascanio gli aprì poi le porte della Curia pontificia. Già protonotariato apostolico, il 16 maggio del 1491 divenne vescovo di Pesaro. Il signore di questa città era, in quel momento, Giovanni Sforza, strettamente imparentato con Ascanio.
Nel 1493 fu nominato reggente della cancelleria e nel 1497 ottenne la nomina ad abbreviatore del “parco maggiore”.
Il precipitare dei rapporti fra Stato Pontificio e la famiglia degli Sforza rischiò però di mandare all’aria tutta la sua carriera. La fuga clamorosa di Ascanio, che abbandonò la corte pontificia dopo la presa francese di Milano (sostenuta in pieno dal papa Alessandro VI) valse al Capra un arresto che durò però pochi giorni, visto che il pontefice non trovò alcuna colpa da addebitargli nonostante gli stretti legami con la famiglia milanese.
Morì di lì a poco, il 14 agosto del 1499 e fu sepolto nella chiesa di S. Maria del Popolo

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Persone

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