Albornoz Alvaro Gomez de

Albornoz Alvaro Gomez de

1322 - 12 Agosto 1377

Note sintetiche

Scheda

ARMA: La stessa del precedente.
Lo scudo è timbrato da un tocco nero.
Il cartiglio sottostante dice: GOMES DE ALVARO / ALBORNOTIVS HYSP· / GVBER· 1363· (Alvaro Gomez de Albornoz. Spagnolo. Governatore 1363).

Gomez de Albornoz era figlio di Alvaro Garcia, fratello del Cardinale Egidio. Fu valoroso uomo d’armi e combattè a fianco dello zio durante la campagna d’Italia per recuperare i territori della Chiesa.
Dal 1361 (e non nel 1363 come dice il Cartiglio) al gennaio del 1364 fu governatore di Bologna, contrastando validamente le schiere di Bernabò Visconti e prendendo possesso di Imola in nome della Chiesa.
Nella vittoria di San Ruffillo del 1361 e quella di Granarolo nel 1362 contro i Visconti combattè alla testa delle milizie cittadine bolognesi segnalandosi per coraggio ed iniziativa. In onore della vittoria di San Ruffillo, Gomez de Albornoz istituì una festa da tenersi ogni anno a Bologna, nell'anniversario della battaglia (20 giugno), coronata da una corsa a cavallo al cui vincitore era riservato un pallio d'orio del valore di 30 fiorini.
Quando Urbano V decise di avviare trattative con il Visconti, inviando in Italia Androino de La Roche, egli cedette la carica nelle mani di Daniele del Carretto ma, prima di abbandonare la città, chiese ed ottenne di essere fatto cittadino bolognese.
Nel 1365 veniva nominato Capitano Generale per il regno di Napoli e nello stesso anno, accorreva in difesa di Perugia attaccata da Giovanni Acuto, sconfiggendolo.
Venne anche inviato dallo zio ad Avignone, sede papale dal 1309 al 1377, come ambasciatore per spiegare al papa Urbano V la situazione italiana. La sua missione ebbe un peso determinante nell'affrettare la decisione di far ritorno a Roma.
Alla morte dello zio restò ancora in Italia a servizio della Santa Sede che lo nominò Vicario di Ascoli, Rettore del ducato di Spoleto e poi Rettore di Roma quando Gregorio XI si rifugiò in Anagni per sottrarsi alle lotte fra fazioni che funestavano Roma.
Morì ad Anagni il 12 agosto del 1377.

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Persone

SALA URBANA
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