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Francesco Guicciardini

6 Marzo 1483 - 22 Maggio 1540

Scheda

ARMA: D'azzurro a 3 guicciarde o corni da caccia di nero posti in fascia l'uno sull'altro, legati di rosso.
Lo scudo è sormontato da un cappello prelatizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: FRANCISC· GVICCIAR=/DINVS GVBERNATOR / 1531· (Francesco Guicciardini Governatore 1531).

Va sottolineato però che, nonostante lo scudo abbia come ornamenti esteriori emblemi ecclesiastici (cappello prelatizio), il Guicciardini non fu mai tale.

Il Crollalanza dà per i Guicciardini: D'azzurro a tre corni da caccia di nero orlati d'oro posti in fascia, sospesi a mezzo di un cordone d'oro l'uno sopra l'altro mentre lo Spreti e il Rietstap danno: D'azzurro a tre corni da caccia d'argento, orlati ed imboccati d'oro, legati di rosso appesi uno sopra l'altro. E così pure il Litta.

I Guicciardini appartenevano all'ordine delle famiglie cittadine di Firenze. Un Guicciardino viveva nel 1190 ed aveva beni in Val di Pesa, ma è probabile che la stirpe fosse originaria del Mugello. Inurbatasi, la famiglia si arricchì con i commerci; Tuccio figlio del precedente, accumulò grandi ricchezze e fu colui che creò le condizioni perché la famiglia potesse entrare in quella ristretta oligarchia mercantile che rimase alla guida politica di Firenze per circa tre secoli.
Tra i suoi membri si contano ben sedici gonfalonieri e quarantaquattro priori. Altri furono podestà in varie città, altri ambasciatori, altri Cavalieri di Malta. Piero di Luigi venne creato nel 1416 dall'Imperatore Sigismondo, Conte Palatino. Due rami della famiglia sono tuttora esistenti.

Francesco Guicciardini, celeberrimo storico italiano, nacque a Firenze nel 1483 da Piero e Simona Gianfigliazzi, primo di quattro fratelli. Egli ebbe padrino di battesimo Marsilio Ficino, sotto la cui guida studiò lettere per poi passare allo studio del diritto.
Dopo aver esercitato per qualche tempo l'avvocatura, entrò in politica sotto la protezione di Alamanno Salviati, suo suocero.
Nel 1512 fu nominato ambasciatore della Repubblica Fiorentina presso Ferdinando il Cattolico di Spagna col compito di mantenere la città nelle sue buone grazie Leone X lo nominò poi Governatore di Modena e Reggio nel 1517 e nel 1521 anche di Parma.
Successivamente divenne Preside di Romagna ove restò fino al 1526 quando passò a Roma per assumere la luogotenenza generale delle truppe pontificie e la direzione della politica estera della Santa Sede. In tale veste promosse la Lega di Cognac fra gli stati Italiani ed il Re di Francia.
Sconfitta la Lega e restaurata la Repubblica a Firenze, il Guicciardini fu messo in ombra ma, ritornati i Medici nel 1531, il Duca Alessandro lo volle suo consigliere mentre il Clemente VII lo nominava Governatore a Bologna ove rimase fino all'ottobre del 1534.
Il successore di Alessandro, Cosimo I, non lo ebbe però nella stessa considerazione del precedente ed il Guicciardini amareggiato, si ritirò a vita privata dedicandosi alla stesura della sua «Storia d'Italia».
Morì a Firenze il 22 maggio del 1540.