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Amleto Grazia detto/a Marino

19 ottobre 1895 - 9 aprile 1945

Scheda

Amleto Grazia, «Marino», da Alessandro e Clelia Bassini; nato il 19 ottobre 1895 a Monte San Pietro. Nel 1943 residente a Bologna. 3a elementare. Operaio.
Durante la prima guerra mondiale, militare a Milano in cavalleria, mandato alla carica contro dei dimostranti, riuscì a convincere i commilitoni a far causa comune con i popolani. Per punizione il suo squadrone fu inviato in Tripolitania. Rientrato in Italia nel 1917 fu inviato al fronte.
Allo scatenarsi dello squadrismo fu attivo antifascista. Arrestato nel 1933, venne deferito alla Commissione provinciale e condannato a 3 anni di confino.
Nel 1935 fu nuovamente condannato a 5 anni di confino, che scontò a Castelvecchio Subequo (AQ) e all'isola di Procida (NA).
Nel 1936 fu schedato. Venne liberato nel 1942. Svolse nuovamente attività contro il regime.

Dopo l'8 settembre 1943 fu un animatore dei primi gruppi di partigiani nella zona pedemontana ad ovest di Bologna. Svolse funzioni di comando nel battaglione Monaldo della 63 a brigata Bolero Garibaldi e operò, sempre in prima fila con i suoi uomini, a Monte San Pietro.
Cadde durante uno scontro con truppe tedesche acquartieratesi nella zona di Calderino (Monte San Pietro), nella notte del 9 aprile 1945.
Riconosciuto partigiano dal 15 agosto 1943 al 9 aprile 1945.
Il suo nome è stato dato ad una strada di Zola Predosa.[AR]

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.