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Giovanni (Gianni) Rossi, vice comandante della Stella Rossa

Schede

Il 15 marzo sabotammo il treno tedesco nella galleria della “Direttissima”, fra Pianoro e Vado, facendo saltare in aria 44 vagoni carichi di benzina, armi e munizioni e poi cominciammo gli attacchi organizzati con squadre volanti ai presidi fascisti e tedeschi della zona. Noi attaccavamo e poi ci ritiravamo nella macchia senza lasciare traccia e queste azioni causarono perdite gravi al nemico (…). Si deve anche ricordare che fra maggio e settembre [1944] la “Direttissima” fu presidiata dai nostri partigiani e i tedeschi per due interi mesi non l’usarono mai: riuscimmo anche, con la nostra sorveglianza armata, a salvare i ponti e i viadotti che da Vado vanno fino alla grande galleria di Lagaro, pur contrastando il traffico militare.

Luciano Bergonzini, "La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti", vol. V, Istituto per la Storia di Bologna, Bologna, 1980
[RB5]
Note
2