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Giorgio Ugolini, partigiano della Stella Rossa

Schede

Ricordo una riunione svoltasi nella canonica della Chiesa di Vado: credo sia stata la prima riunione ad un certo livello. Da Bologna, per presenziarvi, era venuto anche Leonildo Tarozzi. In quella occasione fu praticamente convalidato l’affidamento del comando militare della brigata in formazione a Mario Musolesi, detto il “Lupo”, che era rientrato a casa dopo avere, a Roma, partecipato l’8 settembre alle azioni condotte contro i tedeschi dai reparti della divisione “Ariete”, cui aveva appartenuto.  Parroco a Vado era don Eolo Cattani di cui ricordo un episodio che mi impressionò moltissimo e che riguarda l’esplicita e dura condanna di Hitler pronunciata nella sua chiesa di fronte ai numerosissimi fedeli raccolti per la Messa principale della domenica. Erano i giorni dei tempi ruggenti in cui, per la venuta di Hitler a Roma, le autorità avevano imposto alle famiglie che occupavano edifici posti lungo la ferrovia o nelle sue vicinanze, di esporre le bandiere e di nascondere con verdi fronde le concimaie, le stalle e le case più povere affinché non si fossero offerte allo sguardo dell’ospite in transito. Egli, quella domenica, disse che di tutto questo, quella “figura” non era meritevole perché assertore di principi che non si dovevano condividere e che ogni buon cristiano doveva respingere.

Luciano Bergonzini, "La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti", vol. V, Istituto per la Storia di Bologna, Bologna, 1980
[RB5]
Note
1