Salta al contenuto principale Skip to footer content

Giampietro Lippi

Schede

La squadra di Celso [Celso Menini] che stazionava sulle pendici di Monte Salvaro, il 16 luglio aveva attaccato, nei pressi di Pioppe di Salvaro, un distaccamento tedesco della flak disarmandolo; essa, rinforzata da elementi del gruppo Buozzi, attaccò nella notte tra il 22 e il 23 luglio forti contingenti tedeschi che transitavano nei pressi di Pioppe. Nella squadra militavano, tra gli altri, Walter (Giuliano Tarozzi) e Remo (Remo Sibani): Walter marciava in testa, Remo chiudeva la fila. In località Verdona attaccarono i tedeschi in transito, alcune auto rimasero inutilizzabili, due tedeschi furono uccisi. Questa volta i nazisti non lasciarono perdere; impotenti di fronte agli attacchi dei partigiani, se la presero con i civili. La zona di Malfolle-Montasico era diventata un centro di smistamento delle truppe tedesche; la canonica di Montasico ne era la stazione principale. I tedeschi avevano occupato i locali parrocchiali e li avevano trasformati in un bivacco; le proteste del parroco don Girotti non servivano a nulla. La notte tra il 20 e il 21, i nazisti festeggiarono il compleanno di un maresciallo maggiore: si ballò, si mangiò, si bevve e ci si ubriacò; i soldati tedeschi inebetiti salivano e scendevano le scale della canonica a cavallo. Forse fra i nazisti che rastrellarono i civili e bruciarono le case di Malfolle c’erano anche loro, quelli della canonica di Montasico. Era il 23, bruciarono tutte le case, rastrellarono tutti gli uomini: dieci (Celso Serenari, 48 anni, ambulante; Aldo Melega, 50 anni, operaio tessile; Domenico Minelli, 34 anni, filarino; Aldo Cucchi, 38 anni, operaio; Pietro Golfetti, 34 anni, bracciante; Emilio Stanzani, 47 anni, colono; Aldo Stanzani, 32 anni, muratore; Giuseppe Ventura, 55 anni, bracciante; Francesco Zanardi, 57 anni, falegname; Valentino Simoncini, 54 anni, commerciante) vennero fucilati in località Fasolo ed i loro corpi gettati nel rogo di una casa incendiata. Gli altri rastrellati furono inviati a Bologna; i pochi che riuscirono a tornare trovarono ruderi al posto delle case.

Giampietro Lippi, La Stella Rossa a Monte Sole. Uomini fatti cronache storie della Brigata partigiana “Stella Rossa Lupo Leone”, Ponte Nuovo editore, Bologna, 1989
[SR]
Note
3