Riccardo Fortuzzi

Riccardo Fortuzzi, da Giustiniano e Marianna Lelli; nato il 19 dicembre 1880 a Marzabotto. Ordinato sacerdote dal card. Domenico Svampa, dopo essere stato cappellano a Croce del Biacco (Bologna), Zola Predosa e nella parrocchia dei SS. Giuseppe e Ignazio di Bologna, fu, dal 1920 alla morte, arciprete di Sant'Agata Bolognese.
Sostenitore dei popolari de «La Sorgente» negli anni '20, nell'ambito di un'azione pastorale con «caratteristiche originali», volta specialmente all'educazione dei giovani e alla cura delle vocazioni sacerdotali, non mancò di seguire gli sviluppi dell'attività clandestina e di collaborare con il CLN locale, «partecipando spesso» alle sue riunioni, a cominciare dall'ottobre 1943 con gli incontri tenutisi nella cantina di Ferdinando Cassina per la costituzione del comitato antifascista clandestino del luogo.
Dopo l'arresto di Quinto Pietrobuoni, Giovanni Barbieri e Medardo Bettini, intervenne presso la brigata nera di Crevalcore, nelle cui carceri i tre erano detenuti, per evitare la loro esecuzione. Q
uando poi, a fucilazione avvenuta, i fascisti ordinarono che i tre corpi rimanessero esposti nella piazza a «monito» della popolazione, si oppose all'ordine e, fattili deporre nelle bare, fece trasportare i tre feretri nel cimitero del paese. [A]